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bene culturale | altare, a mensa, opera isolata, altare di San Lucio |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 03 00149283 - 0 |
localizzazione | Italia, Lombardia, BS, Bresciavicolo San Giuseppe |
contenitore | chiesa, sussidiaria, Chiesa di S. Giuseppe, vicolo San Giuseppe, navata destra, campata prima, cappella di San Lucio, prima a destra |
datazione | sec. XVIII ; 1717 - 1717 [iscrizione] |
ambito culturale | ambito bresciano(analisi stilistica; bibliografia) |
materia tecnica | marmo/ scultura/ intarsiomarmo rosso di Franciastucco/ modellatura/ pittura |
misure | cm., alt. 165, largh. 225, prof. 95, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Chiesa di San Giuseppe |
dati analitici | altare con base decorata a fasce oblique, il paliotto presenta al centro un elegante intarsio a girali di foglie di acanto, entro cornice decorata a motivi geometrici. Ai lati pilastrini con cartella intarsiata a volute e foglie di acanto. Alle estrmità volute. Alzata a gradino unico, in cui si inserisce il tabernacolo decorato da uccellini intarsiati che abitano girali formati da folgie di acanto, rose, e nontiscordardime.NR (recupero pregresso) |
notizie storico-critiche | L'altare della prima cappella a destra, in origine dedicato alle sante Lucia e Caterina, nel 1675 è concesso al Paratico dei Formaggia (v. documento di concessione in ASB, Fondo Registri, Registro 97, pubblicato più volte da Prestini, 1978, p. 53 e Prestini, 1989, p. 234). Al Paratico si deve la commissione sia del dipinto dell'altare raffigurante il loro patrono San Lucio, realizzato da Paglia, sia del rifacimento dell'altare secondo il gusto che si andava affermando a Brescia nei primissimi decenni del '700. Nel nono decennio del secolo precedente giungono in città i Corbarelli che introducono il commesso a otivi naturalistici, con foglie di acanto e con animali colorati. La complessità della tecnica esecutiva e l'elevato costo dei materiali (marmi di provenienza francese, madreperla, lapislazzulo e altre materie preziose) impediscono che l'arte dei Corbarelli sia immediatamente accolta dalle botteghe locali. Tanto che questo altare, insieme con quello analogo della quarta cappella a destra, viene preso dalla studiosa Massa (1995, p. 62) come esempio della difficoltà delle botteghe locali di raggiungere la perfezione dei Corbarelli. Infatti l'uso di un fondo chiaro costringe a utilizzare un contorno in stucco nero per dare risalto alle forme. Una maggiore comprensione del repertorio del repertorio dei Corbarelli testimoniano, invece, gli uccellini colorati, i fili di perle, e i fiori raffigurati nel gradino e contrastano con il gusto ancora tardoseicentesco della cornice nera intarsi geometrici del paliotto. |
committenza | Paratico dei Formaggiai (1717) |
bibliografia | Guerrini P.( 1928)p. 273; Morassi A.( 1939)p. 351; Prestini R.( 1978)p. 54; Anelli L.( 1981)p. 192, n. 21; Prestini R.( 1983)p. 43; Prestini R.( 1989)p. 90, pp. 233- 234; Massa R.( 1995)p. 62 |
definizione | altare, a mensa |
denominazione | altare di San Lucio |
regione | Lombardia |
provincia | Brescia |
comune | Brescia |
indirizzo | vicolo San Giuseppe |
ente schedatore | S23 |
ente competente | S23 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Arisi Rota A.P.; Funzionario responsabile: Gnaccolini L.P.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Arisi Rota A. P. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Arisi Rota A. P. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso) |
anno creazione | 2001 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 45.540438 |
longitudine | 10.220543 |