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bene culturale | porta, ad un battente, opera isolata |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 03 00151485 |
localizzazione | Italia, Lombardia, MN, Mantovap.zza Sordello 40 e p.zza Paccagnini 3 |
contenitore | reggia, museo, Palazzo Ducale/ B, 0, 121-120, p.zza Sordello 40 e p.zza Paccagnini 3, quartiere Corte Vecchia/ B, 0, 121-120/ museo |
datazione | sec. XIX ; 1800 - 1849 [analisi stilistica]; sec. XX ; 1900 - 1949 [analisi stilistica] |
ambito culturale | produzione mantovana(analisi stilistica) |
materia tecnica | legnoferro |
misure | cm, alt. 201, largh. 79, prof. 4, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali/ SPSAE BS, CR, MN |
dati analitici | Porta ad un battente, con il lato principale volto verso il camerino mediano attiguo al Giardino Segreto. Suddiviso in sei specchiature rettangolari con cornici modanate. Bocchetta di forma sagomata. L'altro lato è liscio con due cernire a bandella con terminazioni biforcate.NR (recupero pregresso) |
notizie storico-critiche | La porta è collocata nell'appartamento vedovile di Isabella d'Este da lei fatto decorare principalmente negli anni 1522-23, quando si trasferì dal castello al piano terreno di Corte Vecchia.Più in particolare la porta separa due camerini attigui al Giardino Segreto. E tuttavia non può essere riferita al periodo isabelliano, essendo questo, con tutta probabilità, di un rifacimento novecentesco nel corso del quale sembra si sia adattata una parte più antica, forse Novecentesca (il lato liscio con le vecchie cerniere metalliche) ad un'altra ben più recente (quella con le specchiature). L' appartamento, detto anche della Grotta, comprendeva le stanze di Santa Croce, situate nel palazzetto quattrocentesco parallelo alla Magna Domus che chiude con un quarto lato il cortile Ducale, nonchè altri ambienti ricavati nel braccio ad esso perpendicolare nascosto da un portico seicentesco. E' ora difficile percepire l'unità dell'insieme a causa di un passaggio aperto nel Settecento che dall'esterno porta al giardino interrompendo la continuità dei due rami dell'abitazione isabelliana. A partire dal passaggio, nelle prime due stanze di Santa Croce vi sono fregi monocromi con emblemi gonzagheschi e isabelliani; nella terza e quinta camera sono stati ritrovati importanti fregi di epoca precedente con imprese, bifore e transenne a colonnette di gusto gotico fiorito; una piccola volta rinascimentale su lunette dipinta con una delicata trama di foglie su fondo avorio nasconde parte del quinto ambiente. La quarta stanza, invece, identificabile con la sala Grande o Imperiale, è databile agli anni successivi al ritorno di Isabella D'Este a Mantova, dopo il Sacco di Roma (1527). Verso il cortile di Santa Croce, un corridoio con le consuete imprese isabelliane immette in una loggetta della seconda metà del Quattrocento; su un capitello, gli stemmi Gonzaga e Wittelsbach inducono a ritenere che in precedenza il luogo sia stato abitato da Federico I e Margherita di Baviera. Il ramo dell'appartamento che divide il cortile ducale da piazza Lega Lombarda è universalmente noto per la presenza dei camerini che ospitavano una delle più celebrate raccolte del Rinascimento. |
bibliografia | Pacchioni G.( 1921)pp. 34-37; Berzaghi R.( 1992)pp. 36-41 |
definizione | porta, ad un battente |
regione | Lombardia |
provincia | Mantova |
comune | Mantova |
indirizzo | p.zza Sordello 40 e p.zza Paccagnini 3 |
ente schedatore | S23 |
ente competente | S23 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Veneri S.; Funzionario responsabile: Rodella G.; Trascrizione per informatizzazione: Veneri S. (2008); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Rodella G. (2010), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 2008 |
anno modifica | 2010 |
latitudine | 45.159391 |
longitudine | 10.798823 |