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Opera d'arte a Mantova

L'opera d'arte porta, ad un battente, opera isolata - codice 03 00151488 si trova nel comune di Mantova, capoluogo dell'omonima provincia sita in reggia, museo, Palazzo Ducale/ B, 0, 115-48, p.zza Sordello 40 e p.zza Paccagnini 3, quartiere Corte Vecchia/ B, 0, 115-48/ museo
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bene culturaleporta, ad un battente, opera isolata
tipo schedaOA_3.00
codice univoco03 00151488
localizzazioneItalia, Lombardia, MN, Mantovap.zza Sordello 40 e p.zza Paccagnini 3
contenitorereggia, museo, Palazzo Ducale/ B, 0, 115-48, p.zza Sordello 40 e p.zza Paccagnini 3, quartiere Corte Vecchia/ B, 0, 115-48/ museo
datazionesec. XVI seconda metà; 1550 - 1599 [analisi stilistica]; sec. XX prima metà; 1900 - 1949 [analisi stilistica]
ambito culturaleambito Italia settentrionale(analisi stilistica)
materia tecnicalegno/ sagomaturaferro
misurecm, alt. 252, largh. 131.5, prof. 8,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali/ SPSAE BS, CR, MN
dati analiticiPorta ad un battente, caratterizzata su entrambi i lati da due specchiature con cornice modanata di forma quadrata; all'interno un motivo ad ottagono con complesso sistema di cornici modanate in rilievo e formelle a base triangolare triangolari a riempimento degli angoli con motivo sporgente a punta. Le due specchiature sono suddivise tra loro e contornate lungo il perimetro della porta da formelle rettangolari e quadrate, leggermente aggettanti con motivo sporgente a punta di diamante. Sistema di serratura non pertinente.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheLa porta è collocata nell'appartamento vedovile di Isabella d'Este, le cui stanze furono fatte decorare dalla marchesa negli anni 1522-23, quando si trasferì dal castello al piano terreno di Corte Vecchia. Il monumentale battente, già assegnato dall'Ozzola al secolo XVI, sembra originale solo sul lato rivolto verso l'interno dell'appartamento. L'altro fronte, conformato in modo del tutto identico, dovrebbe essere frutto di un rifacimento da presumersi novecentesco ed eseguito con tutta probabilità per adattare la porta ad uno degli accessi all'appartamento vedovile di Isabella. Anche se la complessa conformazione a specchiature geometriche con decori a "bugna" richiama senz'altro i modelli più diffusi della tradizione rinascimentale, più propriamente del tardo Cinquecento, è da ritenersi comunque che la porta non appartenga "ab origine" all'appartamento isabelliano di Corte Vecchia, ma provenga molto probabilmente da tutt'altro luogo, esterno anche a Palazzo Ducale. L' appartamento di Isabella, detto anche della Grotta, comprendeva le stanze di Santa Croce, situate nel palazzetto quattrocentesco parallelo alla Magna Domus che chiude con un quarto lato il cortile Ducale, nonchè altri ambienti ricavati nel braccio ad esso perpendicolare nascosto da un portico seicentesco. E' ora difficile percepire l'unità dell'insieme a causa di un passaggio aperto nel Settecento che dall'esterno porta al giardino interrompendo la continuità dei due rami dell'abitazione isabelliana. A partire dal passaggio, nelle prime due stanze di Santa Croce vi sono fregi monocromi con emblemi gonzagheschi e isabelliani; nella terza e quinta camera sono stati ritrovati importanti fregi di epoca precedente con imprese, bifore e transenne a colonnette di gusto gotico fiorito; una piccola volta rinascimentale su lunette dipinta con una delicata trama di foglie su fondo avorio nasconde parte del quinto ambiente. La quarta stanza, invece, identificabile con la sala Grande o Imperiale, è databile agli anni successivi al ritorno di Isabella D'Este a Mantova, dopo il Sacco di Roma (1527). Verso il cortile di Santa Croce, un corridoio con le consuete imprese isabelliane immette in una loggetta della seconda metà del Quattrocento; su un capitello, gli stemmi Gonzaga e Wittelsbach inducono a ritenere che in precedenza il luogo sia stato abitato da Federico I e Margherita di Baviera. Il ramo dell'appartamento che divide il cortile ducale da piazza Lega Lombarda è universalmente noto per la presenza dei camerini che ospitavano una delle più celebrate raccolte del Rinascimento.
bibliografiaPacchioni G.( 1921)pp. 34-37; Berzaghi R.( 1992)pp. 36-41; Ozzola L.( 1950)n. 718
definizioneporta, ad un battente
regioneLombardia
provinciaMantova
comuneMantova
indirizzop.zza Sordello 40 e p.zza Paccagnini 3
ente schedatoreS23
ente competenteS23
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Veneri S.; Funzionario responsabile: Rodella G.; Trascrizione per informatizzazione: Veneri S. (2008); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Rodella G. (2010), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2008
anno modifica2010
latitudine45.159391
longitudine10.798823

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