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Opera d'arte a Mantova

L'opera d'arte porta, ad un battente, opera isolata - codice 03 00151495 si trova nel comune di Mantova, capoluogo dell'omonima provincia sita in reggia, museo, Palazzo Ducale/ B, 0, 52/ Portico di Santa Croce, p.zza Sordello 40 e p.zza Paccagnini 3, quartiere Corte Vecchia/ B, 0, 52/ deposito
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bene culturaleporta, ad un battente, opera isolata
tipo schedaOA_3.00
codice univoco03 00151495
localizzazioneItalia, Lombardia, MN, Mantovap.zza Sordello 40 e p.zza Paccagnini 3
contenitorereggia, museo, Palazzo Ducale/ B, 0, 52/ Portico di Santa Croce, p.zza Sordello 40 e p.zza Paccagnini 3, quartiere Corte Vecchia/ B, 0, 52/ deposito
datazionesec. XVIII seconda metà; 1750 - 1799 [analisi stilistica]
ambito culturaleproduzione mantovana(analisi stilistica)
materia tecnicalegno/ pittura/ modanaturaferro
misurecm, alt. 183, largh. 78,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali/ SPSAE BS, CR, MN
dati analiticiPorta ad un battente, con il lato principale caratterizzato da quattro semplici alte specchiature rettangolari con cornici modanate. Bocchetta di toppa sagomata. L'altro fronte è completamente liscio e dipinto di bianco, con cassetta per serratura metallica e cerniere a vista.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheLa porta è collocata nell'appartamento della Grotta, le cui stanze furono fatte decorare da Isabella D'Este negli anni 1522-23, quando si trasferì dal castello al piano terreno di Corte Vecchia. Il suo appartamento, detto appunto della Grotta, comprendeva le stanze di Santa Croce, situate nel palazzetto quattrocentesco parallelo alla Magna Domus che chiude con un quarto lato il cortile Ducale, nonchè altri ambienti ricavati nel braccio ad esso perpendicolare nascosto da un portico seicentesco. E' ora difficile percepire l'unità dell'insieme a causa di un passaggio aperto nel Settecento che dall'esterno porta al giardino interrompendo la continuità dei due rami dell'abitazione isabelliana. A partire dal passaggio, nelle prime due stanze di Santa Croce vi sono fregi monocromi con emblemi gonzagheschi e isabelliani; nella terza e quinta camera sono stati ritrovati importanti fregi di epoca precedente con imprese, bifore e transenne a colonnette di gusto gotico fiorito; una piccola volta rinascimentale su lunette dipinta con una delicata trama di foglie su fondo avorio nasconde parte del quinto ambiente. La quarta stanza, invece, identificabile con la sala Grande o Imperiale, è databile agli anni successivi al ritorno di Isabella D'Este a Mantova, dopo il Sacco di Roma (1527). Verso il cortile di Santa Croce, un corridoio con le consuete imprese isabelliane immette in una loggetta della seconda metà del Quattrocento; su un capitello, gli stemmi Gonzaga e Wittelsbach inducono a ritenere che in precedenza il luogo sia stato abitato da Federico I e Margherita di Baviera. Il ramo dell'appartamento che divide il cortile ducale da piazza Lega Lombarda è universalmente noto per la presenza dei camerini che ospitavano una delle più celebrate raccolte del Rinascimento.
bibliografiaPacchioni G.( 1921)pp. 34-37; Berzaghi R.( 1992)pp. 36-41
definizioneporta, ad un battente
regioneLombardia
provinciaMantova
comuneMantova
indirizzop.zza Sordello 40 e p.zza Paccagnini 3
ente schedatoreS23
ente competenteS23
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Veneri S.; Funzionario responsabile: Rodella G.; Trascrizione per informatizzazione: Veneri S. (2008); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Rodella G. (2010), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2008
anno modifica2010
latitudine45.159391
longitudine10.798823

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