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bene culturale | rilievo, opera isolata |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 05 00641095 |
localizzazione | ITALIA, Veneto, VE, Veneziasestiere Castello n. 97 (?), campo San Daniele |
contenitore | sestiere Castello n. 97 (?), campo San Daniele, esterno, prospetto settentrionale, pianterreno, a destra di porta senza numero civico |
datazione | secc. XIII-XIV ; 1200 (post) - 1399 (ante) [bibliografia] |
ambito culturale | produzione veneta(contesto) |
materia tecnica | marmo greco |
misure | cm, alt. 20, largh. 20, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Marina Militare |
dati analitici | croce greca a rilievo con piccolo volto all’incrocio dei braccisimbolo religioso (croce) |
notizie storico-critiche | la croce greca, circondata da tre rilievi zoomorfici (patere) di epoca medioevale, è datata dalla critica d’arte al XIII-XIV secolo. All’incrocio dei due bracci c’è, scolpito a rilievo, un volto umano (con un copricapo o corona ?). A riguardo dell’emblema della croce questo è “Il più universale tra i simboli elementari, non solo in ambito cristiano. Rappresenta anzitutto l’orientamento nello spazio, il punto d’intersezione tra le linee su/ giù e destra/ sinistra, l’unificazione di molti sistemi dualistici sotto forma di una totalità, che corrisponde alla forma umana con le braccia aperte. Rispetto agli angoli rappresenta il quattro, mentre rispetto al punto d’intersezione delle sue braccia, il cinque. […] Il simbolo cristiano della croce rimanda allo strumento usato per l’uccisione di Cristo, uno strumento orrendo – che divenne poi grazie alla risurrezione il simbolo della vita eterna. Nelle prime epoche cristiane, a causa dell’ignominia connessa con questo tipo particolare di esecuzione capitale […], il simbolo fu accettato con esitazione, e solo in epoca romanica venne riconosciuto come simbolo del trionfo sulla morte” (Biedermann, 2003, pp. 142-145). Il rilievo in esame è murato in una delle facciate esterne dell’attuale caserma di San Daniele che prende il nome dall’omonima distrutta chiesa e convento un tempo edificati in questo luogo. A riguardo di tale complesso monastico lo storico Tassini (1969, p. 9) in “Edifici di Venezia distrutti o vòlti ad altro uso” così scrive: “Una piccola chiesa, che qui nell’820 fondò la famiglia Bragadin, venne donata nel 1138 a Manfredo, abate di Fruttaria della congregazione Cistercense di S. Bebedetto, che l’ampliò, e vi fece costruire appresso un convento per alcuni frati del suo ordine, sostituiti nel 1437 da monache Agostiniane. La chiesa di S. Daniele, che contava opere pregiate dei Vivarini, del Varottari, di Jacopo e Domenico Tintoretto, del Giordano, e di Pietro da Cortona, nel principio del presente secolo, unitamente al convento, divenne caserma, ma nel 1839 fu del tutto demolita. Il convento è tuttora caserma dei Reali Equipaggi”. |
georeferenziazione | localizzazione fisica: x: 2313278; y: 5034689; metodo di georeferenziazione: punto esatto; tecnica di georeferenziazione: rilievo da cartografia con sopralluogo; base di riferimento: VPRG Terraferma; 2013; (1448307) |
bibliografia | Rizzi A.( 1987)p. 164 n. 16; Piamonte G.( 1996)p. 56; Biedermann H.( 2000)pp. 142-145 per croce; Tassini G.( 1969)p. 9 |
definizione | rilievo |
regione | Veneto |
provincia | Venezia |
comune | Venezia |
indirizzo | sestiere Castello n. 97 (?), campo San Daniele |
ente schedatore | S161 |
ente competente | S161 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Barbon, Giorgia; Funzionario responsabile: Fumo, Grazia |
anno creazione | 2013 |
latitudine | 45.434971 |
longitudine | 12.357061 |