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bene culturale | piatto |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 08 00229221 |
localizzazione | Italia, Emilia Romagna, MO, Modenalargo Sant'Agostino, 337 |
contenitore | palazzo, comunale, Palazzo dei Musei, Palazzo dei Musei, largo Sant'Agostino, 337, Galleria Estense |
datazione | sec. XVI secondo quarto; 1530 (ca.) - 1535 (ca.) [analisi stilistica; bibliografia] |
ambito culturale | manifattura eugubina(analisi stilistica; bibliografia) |
materia tecnica | maiolica/ smaltura stannifera/ pittura/ lustratura |
misure | cm, alt. 4.5, diam. 23.5, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Soprintendenza per il Patrimonio, Artistico e Etnoantropologico di Modena e Reggio Emilia |
dati analitici | Piatto in maiolica a lustro. Piatto con profondo cavetto e larga tesa; all'interno del cavetto troviamo una lettera su piano quadrettato, contornata da una duplice corona (dentellata e circolare) e da una fascia a lustro; sulla tesa suddivisa a scomparti si alternano ornamenti a riquadri, archetti embricati e tralci di foglie; dipinto in turchino e lustro rubinaceo. All'esterno racemi spiraliformi a lustro rubinaceo sulla tesa.NR (recupero pregresso) |
notizie storico-critiche | Il piatto, di probabile provenienza dal mercato antiquario, in quanto acquistato, dietro finanziamento del Ministero dell'Istruzione Pubblica, presso il collezionista modenese Giuseppe Giusti dall'Accademia di Belle Arti di Modena integrata alla Galleria Palatina (oggi Estense), fu ascritto nei primi inventari a fabbrica di Gubbio e, dubitativamente, al maestro Giorgio Andreoli. Pubblicato dal Venturi (1882) che ritenne la lettera A la "marca" del maestro, con più cautela è stato assegnato ad una bottega eugubina attiva verso il 1530, per confronti con esemplari affini (Liverani F. 1979). L'assunto è convincente per la tipologia degli ornati e per la tecnica del lustro, riscontrabile in numerosi prodotti eugubini dei primi decenni del XVI secolo presenti in varie collezioni pubbliche. Quanto alla lettera al centro, è opinabile che sia l'iniziale di un nome femminile, secondo una prassi abbastanza frequente. Non è però da escludere che sia un prodotto della bottega degli Andreoli, ove nel terzo decennio del XVI secolo operavano maestro Giorgio (Intra 11465/70 - Gubbio 1553 ca.), i suoi fratelli e il figlio Vincenzo. Lo suggerisce la presenza all'esterno dei caratteristici racemi spiraliformi a lustro che decorano abitualmente i pezzi di questa manifattura (cfr. Fiocco C./ Gherardi G. 1982). |
altra localizzazione | luogo di provenienza: Emilia Romagna, MO, Modena |
bibliografia | Liverani F.( 1979)p. 24; Venturi A.( 1882)p. 454; AA. VV.( 1950)p. 69; Zocca E.( 1933)p. 17; Fiocco C./ Gherardi G.( 1982)p. 59 ss.; AA. VV.( 2000)p. 151 |
definizione | piatto |
regione | Emilia Romagna |
provincia | Modena |
comune | Modena |
indirizzo | largo Sant'Agostino, 337 |
ente schedatore | S28 |
ente competente | S28 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Righi Guerzoni L.; Funzionario responsabile: Bentini J.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Corti C. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Corti C. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); Salimbeni B. (201 |
anno creazione | 1987 |
anno modifica | 2006; 2012 |
latitudine | 44.646037 |
longitudine | 10.934481 |