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bene culturale | campana da alambicco |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 08 00428462 |
localizzazione | Italia, Emilia Romagna, PR, ParmaBorgo Pipa 1/A |
contenitore | spezieria, Storica Spezieria di S. Giovanni Evangelista, Abbazia benedettina di S. Giovanni Evangelista, Borgo Pipa 1/A, Sala del pozzo o degli alambicchi |
datazione | sec. XVIII ; 1700 - 1799 [analisi stilistica; bibliografia] |
ambito culturale | manifattura parmense(analisi stilistica; bibliografia) |
materia tecnica | vetro/ soffiatura |
condizione giuridica | proprietà Stato, SPSAE PR |
dati analitici | Cappello per alambicco in vetro grigio tendente al giallo soffiato a bocca: corpo costituito da mezza sfera munita di pomello per la presa; rostro, o beccuccio, cilindrico e rivolto verso il basso.NR (recupero pregresso) |
notizie storico-critiche | La lunghezza del becco in questo tipo di oggetti dipendeva dalla maggiore o minore gravità della sostanza distillata. Il cappello in esame è privo del sottostante vaso cilindrico terminante con fondo semisferico, detto "orinale", dove era riscaldato il liquido da distillare. I testi di farmacopea illustrano varie tipologie di cappello, sostanzialmente identiche, nonostante la presenza di alcune varianti dovute alle diverse esigenze nella pratica della distillazione e di sublimazione. Il cappello conservato nella Farmacia di Parma è simile a quello indicato col numero 1 nella "Figura Prima" del testo di Antonio De Sgobbis, descritto come "Alembico col rostro longo, e con la bocca inferiore larga". Esistevano, come mostra la tavola, alcune varianti con e senza rostro, con bocca inferiore più stretta, con aperture per "ricevere canali serpentini", con "orefici superiori" o muniti di un "buco piccolo, per il quale può uscire la humidità soverchia". I cappelli erano poggiati direttamente sopra l'orinale o posti l'uno sull'altro, specie quelli muniti di "bocca inferiore ristretta". I vapori si condensavano nella parte concava per poi incanalarsi lungo il rostro, che entrava in un altro recipiente, generalmente una bottiglia o "bozza", in cui si raccoglieva il liquido di distillazione. Le bocce erano poggiate su di un panchetto o sospese mediante corde al becco o al pomello posto in cima al cappello. L'uso dell'alambicco, indispensabile alla pratica della distillazione, è attestato sin dal XIV sec., come documentano i reperti di scavo. Giovanni Stradano nel "Laboratorio di alchimia" (1570, Firenze, Palazzo Vecchio), Domenico Beccafumi nell'incisione raffigurante "La distillazione" (1520-25, Roma, Gabinetto nazionale delle Stampe) offrono puntuali immagini dello strumento. Esemplari simili sono conservati a Cà Rezzonico, al Museo dell'Arte Sanitaria di Roma, all'Istituto e Museo di Storia della Scienza a Firenze e in numerose farmacie dell'Italia centrosettentrionale, senza variazioni che modificano o laterino la struttura. |
bibliografia | Ciappi S.( 2001)p. 219; Biringuccio V.( 1540)cc. 126r-v, 128v; Fioravanti L.M.( 1665)p. 290; De Sgobbis A.( 1682)p. 37; Encyclopédie Dictionnaire( 1771); Mariacher G.( 1965)p. 55; Coturri E./ Adacher S.( 1984)pp. 42-45; Abbri F.( 1991)p. 349; Stiaffini D. |
definizione | campana da alambicco |
regione | Emilia Romagna |
provincia | Parma |
comune | Parma |
indirizzo | Borgo Pipa 1/A |
ente schedatore | S36 |
ente competente | S36 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Ciappi S.; Funzionario responsabile: Fornari Schianchi L.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Colla S. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Colla S. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 2001 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 44.804016 |
longitudine | 10.332723 |