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bene culturale | mortaio |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 08 00428493 |
localizzazione | Italia, Emilia Romagna, PR, ParmaBorgo Pipa, 1/A |
contenitore | spezieria, Storica Spezieria di S. Giovanni Evangelista, Abbazia di S. Giovanni Evangelista, Borgo Pipa, 1/A, Sala delle Sirene |
datazione | sec. XVI ; 1500 ((?)) - 1599 ((?)) [analisi stilistica; bibliografia] |
ambito culturale | ambito Italia settentrionale(analisi stilistica; bibliografia) |
materia tecnica | bronzo |
condizione giuridica | proprietà Stato, SPSAE PR |
dati analitici | Mortaio in bronzo con bombatura inferiore baccellata e manto istoriato con scene figurate collegabili all'arte aromataria: su una facciata è riconoscibile una lucertola sovrastata da un volatile di incerta identificazione; segue quindi la raffigurazione di un uomo e di un cane. Sull'altra facciata compare un albero, seguito da un pellicano, da un animale fantastico (drago?) e da una lepre. Il mortaio è completato da prese a torciglione.NR (recupero pregresso) |
notizie storico-critiche | Difficile stabilire una datazione del pezzo che può essere stilisticamente collocabile nel XVI o nel XVII secolo. Le scene raffigurate sono collegabili all'arte aromataria. La lucertola è animale ritenuto simbolo di buona salute e rinascita, mentre la scena dell'uomo con il cane fa riferimento alla raccolta della mandragola, pianta di grande pericolosità che doveva essere estirpata secondo un preciso rituale: l'erborista attaccava alle sue radici un cane, proteggendosi al contempo le orecchie per non udire le terribili grida lanciate dalla pianta stessa, descritta nell'antica farmacopea con spiccate caratteristiche antropomorfe. Il pellicano è un altro animale collegato alla simbologia alchemica, anche per il suo collo paragonato ad una storta, mentre la lepre è allusiva alla fertilità e quindi riferibile al potere di accrescere la fecondità proprio della mandragola. Come molti altri esemplari, il mortaio giunse alla Spezieria di S. Giovanni in occasione della mostra dedicata alla storia dell'arte aromataria nell'Emilia Occidentale svoltasi nel 1951. Al pari di altri utensili, i mortai provenienti da altri antichi laboratori farmaceutici cittadini rimasero ad arricchire la dotazione della spezieria benedettina, ormai realtà museale. La vecchia bibliografia ne afferma la provenienza dalla Congregazione di S. Filippo Neri, titolare di un esercizio farmaceutico. I numeri incisi al di sotto del piede fanno probabilmente riferimento al peso dell'oggetto. |
altra localizzazione | luogo di provenienza: Emilia Romagna, PR, Parma, Parma |
bibliografia | Zanetti F.( 1959)p. 26; Bocchi V.( 1987)p. 142; Ravanelli Guidotti C.( 2001)p. 232 |
definizione | mortaio |
regione | Emilia Romagna |
provincia | Parma |
comune | Parma |
indirizzo | Borgo Pipa, 1/A |
ente schedatore | S36 |
ente competente | S36 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Cattani R.Compilatore scheda: Colla S.; Funzionario responsabile: Fornari Schianchi L.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Cattani R. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Cattani R. (2006), Referente scientifico: NR (rec |
anno creazione | 2001 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 44.804016 |
longitudine | 10.332723 |