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bene culturale | elmetto, serie |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 08 00430614 |
localizzazione | Italia, Emilia Romagna, PR, Zibello, ZibelloNR (recupero pregresso) |
contenitore | palazzo, museo, Museo Storico di Documenti e Reperti Bellici, Palazzo Pallavicino, Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, NR (recupero pregresso), parete laterale destra |
datazione | sec. XX ; 1915 - 1925 [analisi storica] |
ambito culturale | ambito italiano(analisi stilistica) |
materia tecnica | metallo/ fusione/ battitura/ verniciatura |
misure | diam. 63.5, |
condizione giuridica | proprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Zibello |
dati analitici | Elmetto regolare in dotazione all'esercito italiano (fanteria) durante la prima guerra mondiale, dotato di calotta di protezione, crestina posta superiormente alla calotta e visiera.NR (recupero pregresso) |
notizie storico-critiche | Lo scoppio della 1^ Guerra Mondiale vide l'Esercito Italiano entrare in campo il 24 maggio 1915 con l'avanzata oltre il confine. L'equipaggiamento dei nostri soldati rispettava i canoni del tempo. Un solo particolare mancava quasi completamente fra le voci dei materiali distribuiti: l'elmetto. Diciamo quasi completamente poichè erano presenti per la Cavalleria di Linea ed i Dragoni dei bellissimi elmi con cimiero che avevano più funzione decorativa che altro. Ma la terribile guerra di trincea contro le posizioni asburgiche aggrappate ad alpi e prealpi, obbligò la scelta di un copricapo che proteggesse la testa, primo bersaglio aldilà di un riparo e del bordo delle trincee. Nell'autunno del 1915 i primi caratteristici elmetti in livrea francese, grigioazzurra con la granata fiammeggiante ornata della sigla RF (Republique Francaise) sul davanti venivano distribuiti ai reggimenti in prima linea. L'elmetto, che sarà denominato dopo la guerra "Modello 15" si componeva di una calotta, una visiera anteriore ed una posteriore ed un cimierino che fungeva da copertura dello sfiatatoio.I diversi pezzi erano incastrati e fermati da chiodi o coppiglie. Quasi sempre di fattura artigianale, vennero accompagnati anche da insegne di grado dipinte sul lato del casco. Bersaglieri e Alpini si industriarono a fissarvi piumetti e penne anche se questi ultimi a dire il vero usarono assai poco l'elmetto.Sul finire della guerra, la tenuta dei combattenti, ripulita da ogni orpello e resa essenziale dall'esperienza di tre anni di trincea, completò l'elmetto con un telino antiriflesso che riportava ricamato a macchina almeno il numero identificativo deel reggimento sovrastato dalla corona reale. Nel dopoguerra l'elmetto venne guarnito da insegne metalliche e non fu sostituito se non all'inizio degli anni trenta dai modelli "31", sperimentale e dal definitivo "modello 33". |
bibliografia | Grandi F.( 1938); Guida Piave( 1996)p. 41 |
definizione | elmetto |
regione | Emilia Romagna |
provincia | Parma |
comune | Zibello |
localita | Zibello |
indirizzo | NR (recupero pregresso) |
ente schedatore | S36 |
ente competente | S36 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Pegazzano M.; Funzionario responsabile: Fornari Schianchi L.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Pegazzano M. (2007); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Pegazzano M. (2007), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 2007 |
anno modifica | 2007 |
latitudine | 45.012319 |
longitudine | 10.151786 |