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bene culturale | rinfrescatoio |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00006127 |
localizzazione | Italia, Toscana, FI, FirenzeP.za Pitti, 1 |
contenitore | palazzo, statale, Palazzo Pitti, Palazzo Pitti, P.za Pitti, 1, Museo delle Porcellane |
datazione | sec. XVIII ; 1760 (ca.) - 1760 (ca.) [analisi stilistica] |
ambito culturale | produzione di Chantilly(marchio) |
materia tecnica | porcellana/ invetriatura/ pittura |
misure | alt. 15.5, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | Fondo bianco decorato con mazzo di fiori variopinti, filettatura in rosso.NR (recupero pregresso)STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: marchio, Qualificazione: fabbrica, Identificazione: Chantilly, Posizione: sotto la base, stampato, Descrizione : un corno da caccia, |
notizie storico-critiche | La forma è simile alla 'seau à bouteille' di Vincennes e Sévres (vedi inventario nn. 844, 7607 e 7608, 7609 e 7610) che era stata prodotta fin dal 1753. E' lecito pensare che questo rinfrescatoio, insieme con gli oggetti inventario nn. 810-4, siano i poveri resti di centinaia di pezzi di porcellana di Chantilly, trovatisi nel palazzo di Parma nel Settecento ed elencati sotto la seguente dicitura nell'inventario della Real Canditeria datato 1802: 'Porcellana di Chantilly, fondo bianco miniata a fiori con piccolo filetto rosso' (Archivio di Stato di Parma, Corti Borboniche di Lucca e di Parma, Busta 1, Spedito n. 29, p. 10). Tra queste porcellane ricorrono pezzi che corrispondono agli oggetti oggi conservati a Palazzo Pitti, e cioé: '8 secchielli per Bottiglie' (inventario 7605); '8 Corbeille con manette' (inventario n. 810); '14 Dette senza manette' (inventario n. 811); e '6 Modelli a formag.o complete' (inventario n. 815). Nell'Archivio di Stato di Parma si conserva una fattura riguardante una simile quantità di porcellana di Chantilly, 'en fleurs naturelles'; comprata da Claude Bonnet, agente della Corte di Parma a Parigi, e da lui pagato il 1 marzo 1760 (Tesoreria en la Corte de Paris y Corresponsales, 1092). Confrontando la fattura di Chantilly con quella di Sévres (inventario nn. 845-7) per porcellana di forma e decorazione uguale, si nota che la porcellana di Sévres era assai più costosa di quella di Chantilly, tre o quattro volte tanto in media. Una delle ragioni è senz'altro che l'oro non veniva, e non doveva essere, adoperato a Chantilly; in questo modo si evitava la spesa dell'oro ed il maggior costo dovuto alla cottura in più, necessaria per la decorazione in oro. Inoltre si noti che la porcellana di Chantilly non è mai rifinita con la stessa cura di quella di Sévres. Questo riguarda sia il lavoro dei tornitori, sia quello dei decoratori. A Chantilly, in altre parole, non si impiegava tanto tempo sulla lavorazione della porcellana quanto a Sévres. Pervenuta dai Palazzi di Parma, Piacenza e Sala Baganza il 18.12.1867. La lettera C è probabilmente la sigla del pittore. |
altra localizzazione | luogo di provenienza: Emilia Romagna, PR, Parma |
definizione | rinfrescatoio |
regione | Toscana |
provincia | Firenze |
comune | Firenze |
indirizzo | P.za Pitti, 1 |
ente schedatore | S17 |
ente competente | S417 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Tabakoff S.; Funzionario responsabile: Meloni S.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Morena F. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Morena F. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1972 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 43.765656 |
longitudine | 11.249350 |