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bene culturale | balza |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00133876 |
localizzazione | Italia, Toscana, FI, Firenzevia Porta Rossa, 13 |
contenitore | palazzo, statale, Palazzo Davanzati già Davizzi, via Porta Rossa, 13, Museo di Palazzo Davanzati, deposito |
datazione | sec. XIX ultimo quarto; 1875 - 1899 [analisi stilistica] |
ambito culturale | manifattura inglese(analisi stilistica) |
materia tecnica | cotone/ tulle/ ricamofilo di cotone/ lavorazione a fuselli |
misure | cm, alt. 50, lungh. 490, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | Merletto con fondo di drochel meccanico decorato con un motivo a volute decorate con vari tipi di trafori, mazzi di fiori che si intrecciano con un festone che si snoda, arriccciandosi variamente per tutta la superficie. I bouquet composti da ampi fiori del tipo margherite si assottigliano verso l'alto, acquistando una foema allungata e una disposizione verticale. La parte superiore del merletto è a rete senza decoro.NR (recupero pregresso) |
notizie storico-critiche | Il merletto in 'application de Bruxelles', riprende alcuni motivi Luigi XV, delle volute o di piccoli ovali, che lasciano spazio alla rete, unendoli ai decori, in voga nel II Impero, fiori e rami allungati, di richiamo orientale, creando un eclettismo di motivi tipico del secolo. A questa data il fondo è ormai sempre più spesso meccanico ma il modo di applicare i fiori, lavorati separatamente, rimane lo stesso. La lavorazione di questo tipo di merletti iniziò nel tardo XVIII secolo quando sembrò più veloce fare il fondo separatamente e applicare sopra i motivi, piuttosto che fare tutto contemporaneamente come era stato fatto fino ad allora. I motivi potevano essere fatti anche con tecnica mista ad ago o a fuselli. Il tulle meccanico fu inventato nel 1809 dall'inglese Heatcoat, tuttavia ancora alla metà del secolo si faceva il fondo per le application (drochel) a mano per i pezzi di alta qualità, mentre l'application su tulle meccanico, permise la grande diffusione di questo merletto durante il II impero e la sua sopravvivenza fino alla fine del secolo. Dopo la macchina di Heatcoat vi fu nel 1813 quella di Leovers e poi quella di Clark e James Nouit. Dal 1837 si applicano alla macchina le carte Jacquard e dal 1841 la macchina di Leovers viene adattata a incorporare i fili nel disegno durante il processo di lavorazione. Dal 1840 in poi è possibile fare merletti completamente meccanici (cfr. inv. 4333-4341 e n. 4497). |
altra localizzazione | luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze; luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze; luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze |
definizione | balza |
regione | Toscana |
provincia | Firenze |
comune | Firenze |
indirizzo | via Porta Rossa, 13 |
ente schedatore | S156 |
ente competente | S156 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Carmignani M.; Funzionario responsabile: Meloni S.; Trascrizione per informatizzazione: Romagnoli G. (2005); Aggiornamento-revisione: Carmignani M. (2005), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Romagnoli G. (2006), R |
anno creazione | 1980 |
anno modifica | 2005; 2006 |
latitudine | 43.770201 |
longitudine | 11.254806 |