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bene culturale | colletto |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00133992 |
localizzazione | Italia, Toscana, FI, Firenzevia Porta Rossa, 13 |
contenitore | palazzo, statale, Palazzo Davanzati già Davizzi, via Porta Rossa, 13, Museo di Palazzo Davanzati, deposito |
datazione | secc. XIX/ XX fine/ inizio; 1890 - 1910 [analisi stilistica] |
ambito culturale | manifattura inglese(analisi stilistica) |
materia tecnica | filo di cotone/ merletto meccanico/ merletto ad ago |
misure | cm, largh. 9, lungh. 30, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | Colletto a fondo meccanico con maglie del tipo detto fondo di diamante, con due fili intrecciati agli angoli in modo molto serrato. la rete di fondo è decorata solo da piccoli fiori e foglie sparse regolarmente sul fondo, in modo molto simmetrico. Il bordo è a piccoli ovali variamente decorati all'interno da stelle, che in taluni casi hanno picots.NR (recupero pregresso) |
notizie storico-critiche | Merletto meccanico con applicazioni ad ago, che riproducono i modelli tipici di Alençon, sia nel motivo decorativo che lascia ampio spazio al fondo, che nel bordo dove sono ripresi i classici ovali della manifattura, riempiti a vari punti, con stelle o picots. L'industria di merletti meccanici, sviluppatasi in Inghilterra, a Nottingham, Honiton e in Irlanda e importata con qualche anno di ritardo in Francia e Belgio, si ispirò sempre a modelli e disegni ormai affermati, in un momento in cui lo sviluppo meccanico coincise con la decadenza di gusto. Ripetizione dunque di modelli e decori, eseguiti a prezzi bassi e con grande rapidità. La creazione dei fondi meccanici i cui primi esempi risalgono al 1778 con Thomas Taylor di Nottingham e al 1786 con la macchina di Joun Rogers, fino al perfezionamento nel 1808 con la macchina di Heatcoat, richiedevano poi una grande quantità manodopera, di solito donne e bambine, che nei centri intorno a Nottingham, preparavano i decori ad ago o a fuselli. Si poteva lasciare nel fondo dei buchi, da riempire successivamente oppure si applicavano i decori cucendoli al fondo, che era appoggiato per l'occasione su un blocco di legno. Dal 1840 in poi si potevano produrre merletti completamente meccanici e dal 1841 anche il filo di traccia, intorno ai decori era applicabile successivamente. Insieme al colletto è citata nella scheda una balza di presumibile uguale decoro non documentata da foto. |
altra localizzazione | luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze; luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze; luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze |
definizione | colletto |
regione | Toscana |
provincia | Firenze |
comune | Firenze |
indirizzo | via Porta Rossa, 13 |
ente schedatore | S156 |
ente competente | S156 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Carmignani M.; Funzionario responsabile: Meloni S.; Trascrizione per informatizzazione: Romagnoli G. (2005); Aggiornamento-revisione: Carmignani M. (2005), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Romagnoli G. (2006), R |
anno creazione | 1980 |
anno modifica | 2005; 2006 |
latitudine | 43.770201 |
longitudine | 11.254806 |