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bene culturale | anfora, frammento |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00147164 |
localizzazione | Italia, Toscana, MS, MassaNR (recupero pregresso) |
contenitore | castello, Castello Malaspina, NR (recupero pregresso), Deposito museale |
datazione | sec. XIV ; 1300 - 1399 [NR (recupero pregresso)] |
ambito culturale | bottega italiana(analisi stilistica) |
materia tecnica | ceramica |
misure | largh. 1.60, lungh. 1.20, sp. 0.9 |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni Culturali e Ambientali SBAAAS PI |
dati analitici | Parete di anfora.NR (recupero pregresso) |
notizie storico-critiche | Proviene dal riempimento di una torretta del nucleo medioevale e appartiene al tipo di ceramica comune da cucina acroma (priva di rivestimento). Per ceramica comune, (chiamata cosi' perche' ebbe prevalentemente scopi funzionali rispetto a quelli estetici), sia da cucina che da tavola, s'intende quella terracotta che sia: 1) priva di rivestimento sia esterno che interno; 2) con leggera vetrificazione trasparente interna o esterna; 3) con pesante vetrificazione colorata in verde o marrone (cfr. Mannoni T., La ceramica d'uso comune in Liguria prima del sec. XIX, prime notizie per una classificazione, Atti del III Convegno Internazionale della Ceramica, Albisola, 1970; Mannoni T., La ceramica medioevale a Genova e nella Liguria, Genova, 1975, p. 10 segg, p. 70 segg.). E' di produzione quasi esclusivamente locale; il tipo di impasto puo' essere molto indicativo del fattore cronologico in quanto in ogni zona e' stato scelto un dato tipo di terra a seconda di una determinata formazione geologica e questo per un priodo ben preciso collocabile nel tempo ed a seconda di determinate esigenze decorative o tecniche. Le forme piu' frequenti sono le olle, poi anche pentole, anfore, tegami con anse, catini tronco-conici (cfr. Francovich R./ Vannini G., San Salvatore a Vaiano; saggio di scavo in una badia del territorio pratese, Archelogia Medioevale, 1976, III, pp. 55-138; v. anche Francovich R./ Gelichi S., La ceramica nella Fortezza medicea di Grosseto, Roma, 1980). Gli impasti possono essere rosa all'interno e giallo chiaro in superficie, o rosso, ma sempre depurato, giallo-bruno o giallo-rosa; oppure un impasto grezzo, non perche' non e' stato depurato, ma per l'aggiunta di un dimagrante ben evidente. Quando un prodotto di ceramica comune presenta una particolare cura nella tecnica della foggiatura significa che il luogo di produzione ha avuto contatti, vicini o lontani nel tempo, con qualche grosso centro avanzato; se invece il prodotto e' scadente, siamo di fronte ad un esclusivo lavoro artigianale locale, che ha dovuto fare i conti unicamente con i tipi di terra che la zona offriva e con le conoscenze di foggiatura che in quel momento e in quel luogo esistevano. |
bibliografia | Armanini M. G.( 1982-1983)p. 154, n. 1 |
definizione | anfora |
regione | Toscana |
provincia | Massa Carrara |
comune | Massa |
indirizzo | NR (recupero pregresso) |
ente schedatore | S39 |
ente competente | S39 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Armanini M. G.; Funzionario responsabile: Russo S.; Trascrizione per informatizzazione: Isoppi P. (1997); Aggiornamento-revisione: Russo S. (1999), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Bombardi P. (2006), Referente |
anno creazione | 1985 |
anno modifica | 1999; 2006 |
latitudine | 44.054908 |
longitudine | 10.161497 |