notizie storico-critiche | Proviene dal riempimento di una torretta del nucleo medioevale e appartiene al tipo di maiolica arcaica pisana. Le prime maioliche in Italia sono state prodotte verso la meta' del sec. XIII nell'Italia Centrale. Circa l'origine storica, sappiamo che la maiolica derivo' dal mondo mussulmano, specie ispano-moresco e medio orientale, ma anche da quello bizantino e tardo- gotico (Francia e Nord). Le Repubbliche Marinare, per la nostra zona soprattutto Pisa, favorirono i rapporti commerciali con tutto il Mediterraneo (cfr. Cora G., Storia della Maiolica a Firenze e nel Contado, Firenze, 1973). Influenze notevoli sulla maiolica italiana l'hanno avuta, sulla costa spagnola di Levante, la produzione di Paterna e di Teruel, col tipico binomio del verde (ramina) e del bruno (manganese); inoltre un gran numero di ceramisti arabi portati da Federico II a Lucera, in Sicilia, insegnarono direttamente la loro arte ai vasai locali dell'Italia Meridionale. Il termine "maiolica" stesso indicava il nome di Maiorca, l'isola che costitui' un importante centro di smistamento dei commerci fra le nostre coste e quelle spagnole (cfr. Tongiorgi L., Pisa nella storia della ceramica, Faenza, L, 1964; Francovich R., La ceramica medioevale a Siena e nella Toscana Meridionale, Firenze, 1982; v. anche Francovich R./ Gelichi S., La ceramica nella Fortezza medicea di Grosseto, Roma, 1980). La maiolica arcaica ha la decorazione costituita dal binomio coloristico verde-ramino e bruno-manganese con repertorio di tipo geometrico, astratto, talora con motivi araldici o vegetali. La sua diffusione nel'Italia Centrale si concentro' nella regione faentino-romagnola, umbro-laziale, a Firenze e suo contado, Pisa e la sua zona, Siena con Montalcino, Arezzo e la sua zona (cfr. Cora G., 1973). Ad imitazione della maiolica arcaica dell'Italia Centrale sorsero delle fabbriche liguri savonesi, dopo il sec. XIII, che crearono le tipiche ingubbiate dipinte in verde e bruno a strisce ortogonali, rettilinee e ondulate. Per la produzione di Firenze, prevalse senz'altro l'influsso ispano-moresco, specie verso la meta' del sec. XV: un commercio, quindi, verso la costa del Levante spagnolo, nella regione di Valenza, attraverso Pisa. Questo tipo di ceramica, dunque, per la sua diffusione, puo' essere definita anche "pisano-ligure" (v. anche Ballardini G., La Maiolica Italiana (dalle origini alla fine del '500), Firenze, 1938; Liverani G., La Maiolica Italiana, Milano, 1958; Conti G., Maioliche italiane del Rinascimento, Milano, 1964; Berti F./ Pasquinelli G., Antiche Maioliche di Montelupo, secoli XIV-XVIII, Pontedera, 1984). |