notizie storico-critiche | Proviene dal riempimento di una torretta del nucleo medioevale e appartiene al tipo di maiolica rinascimentale toscana. Nel corso del sec. XV si formo' in Italia quella che e' considerata la vera e propria maiolica, con l'introduzione di caratteri tecnici particolari e piu' avanzati (smalti piu' spessi e bianchi con l'uso dello smalto stannifero), decorazioni piu' ricche e fantasiose (motivi vegetali piu' naturalistici, maggior ricchezza della policromia, poi decorazione figurata e paesaggistica), nuove ed eleganti forme vascolari. Un tipo di ceramica rinascimentale fu denominata della famiglia "Italo-Moresca", perche' si ispirava alla produzione della Spagna Moresca, imitandone la decorazione e i motivi (cfr. Cora G., Storia della Maiolica a Firenze e nel Contado, Firenze, 1973). Nella seconda metà del sec. XV tale tipo di ceramica fu prodotta in Toscana ma anche a Faenza. Il repertorio decorativo della ceramica rinascimentale e' costituito da girali vegetali con foglie e fiori, palmette, girali con punteggiatura interna, trecce, graticci, poi rosette o rosoni centrali, motivi a foglie combinate con larghe strisce orizzontali o verticali azzurre, sottili linee serpentine; boccali circondati da piu' circoli policromi, motivetti decorati entro lesene; il tutto in un crescendo di combinazioni tra un motivo e l'altro e in un arricchimento della varieta' e vivacita' della policromia (verde, bruno, rosso, giallo, azzurro, bianco)(cfr. Cora, 1973)(v. anche Ballardini G., La Maiolica Italiana (dalle origini alla fine del '500), Firenze, 1938; Liverani G., La Maiolica Italiana, Milano, 1958; Conti G., Maioliche italiane del Rinascimento, Milano 1964; Tongiorgi L., Pisa nella storia della ceramica, Faenza, L, 1964; Francovich R./ Gelichi S., La ceramica nella Fortezza medicea di Grosseto, Roma, 1980; Francovich R., La ceramica medioevale a Siena e nella Toscana Meridionale, Firenze, 1982; Berti F./ Pasquinelli G., Antiche Maioliche di Montelupo, secoli XIV-XVIII, Pontedera, 1984). |