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bene culturale | balza |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00162406 |
localizzazione | Italia, Toscana, FI, Firenzevia Porta Rossa, 13 |
contenitore | palazzo, statale, Palazzo Davanzati già Davizzi, via Porta Rossa, 13, Museo di Palazzo Davanzati, deposito |
datazione | sec. XIX primo quarto; 1800 - 1824 [analisi stilistica] |
ambito culturale | manifattura di Alençon(analisi stilistica) |
materia tecnica | filo di lino/ merletto ad ago |
misure | cm, alt. 10, lungh. 120, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | Il merletto ha un fondo a maglie esagonali 'tortille' su cui sono disseminati in modo regolare due foglioline in coppia con un pois centrale, che formano uno stilizzato motivo floreale. Il bordo, con un fondo a rete, simile, ma più leggero , è decorato da un modulo che si ripete, di un fiore con due ampie foglie, una rivolta verso l'alto e l'altra in senso opposto. Tutti i decori sono evidenziati dal caratteristico bordo a rilievo, che talvolta, per essere più consistente veniva creato con un crine di cavallo ricoperto con il punto occhiello.NR (recupero pregresso) |
notizie storico-critiche | Il decoro è quello caratteristico del primo impero che permane costante nei primi decenni del secolo e che si caratterizza per la simmetria e la stilizzazione dei decori iniziata con lo stile Luigi XVI. E' nell'epoca del Pirmo Impero, verso il 1811 per quello che riguarda l'abbigliamento femminile che i merletti di Alençon ricominciano ad apparire. Infatti la manifattura era stata praticamente distrutta nell'epoca della Rivoluzione Francese e del Direttorio, quando la moda escluse radicalmente anche per le donne, l'uso dei pizzi. Napoleone I invece, nel 1804, per la sua incoronazione sfoggia un ricco jabot di pizzo di Alençon e nel 1809 ordina, sempre di Alençon, una fastosa parure per il letto di Giuseppina, con un velo d'api e fiori di lillà. Negli abiti femminili, comunque l'uso del pizzo, riprese alla fine del primo decennio, riapparvero ai bordi delle scollature, per imporsi con ritmo crescente dal 1820 in poi. Bordi di Alençon si usarono per i colli, i polsi, gli scialli, e vari tipi di accessori. |
altra localizzazione | luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze |
bibliografia | Merletti Palazzo( 1981)p. 87 n. 91 |
definizione | balza |
regione | Toscana |
provincia | Firenze |
comune | Firenze |
indirizzo | via Porta Rossa, 13 |
ente schedatore | S156 |
ente competente | S156 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Carmignani M.Compilatore scheda: Colle E.; Funzionario responsabile: Meloni S.; Trascrizione per informatizzazione: Romagnoli G. (2005); Aggiornamento-revisione: Carmignani M. (2005), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ART |
anno creazione | 1985 |
anno modifica | 2005; 2006 |
latitudine | 43.770201 |
longitudine | 11.254806 |