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bene culturale | balza |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00162418 |
localizzazione | Italia, Toscana, FI, Firenzevia Porta Rossa, 13 |
contenitore | palazzo, statale, Palazzo Davanzati già Davizzi, via Porta Rossa, 13, Museo di Palazzo Davanzati, deposito |
datazione | sec. XIX ; 1830 - 1840 [analisi stilistica] |
ambito culturale | manifattura di Valenciennes(analisi stilistica) |
materia tecnica | filo di lino/ merletto a fuselli o tombolo |
misure | cm, alt. 9, lungh. 625, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | Il bordo costituito da sei pezzi è di Valenciennes a maglie quadrate, costituite dalla torsione di quattro fili in tutti e quattro i lati. Il decoro, tutto concentrato sul bordo, è costituito da un greca, di tipo geometrico, squadrata, decorata ad un angolo, nella parte superiore, da due ampie foglie con un modulo ripetuto regolarmente. Il fondo, prevalentemente libero, è disseminato solo di pois. Il merletto di Valenciennes è a filo continuo, cioè i decori e il fondo sono eseguiti contemporaneamente.NR (recupero pregresso) |
notizie storico-critiche | Il merletto di Valenciennes era stato uno dei più richiesti del XVIII secolo, molto resistente e nello stesso tempo molto raffinato, veniva realizzato con vari fondi: a maglie quadrate, rotonde e miste e presentava così una notevole varietà nel repertorio decorativo. Nel XIX secolo fu uno dei merletti più riprodotti e anche nel XX fu molto utilizzato nella biancheria intima. Se ne realizzarono così enormi quantità di vario livello e anche meccaniche generalmente le migliori sono quelle di provenienza belga, che si distinguono per fondi quadrati e per i migliori disegni. Per aumentare la produzione e abbassarne i costi, il XIX secolo modificò persino la tecnica di lavorazione, che era tradizionalmente a filo continuo. Fu infatti adottato dopo il 1833 (quando Felix Duhaijon - Brunfaut di Ypres decise di rivitalizzare le manifatture) il metodo di aggiungere fili per creare i decori, che sarebbero stati riportati sul retro, come nei merletti di Bruxelles, mentre il lavoro procedeva e i fili in sovrappiù erano tagliati alla fine del lavoro. Già nel 1850 se ne esportarono enormi quantità, in Francia, germania, Stati Uniti, Inghilterra; nel 1851 le lavoranti erano circa 20.000 nei dintorni di Ypres. Questo esemplare, di disegno e qualità abbastanza corrente è collocata verso la metà del XIX secolo, quando ancora sono riprodotti disegni dei primi decenni del XIX secolo, che secondo il gusto impero, lasciavano grande spazio alle reti di fondo e concentravano ai bordi il disegno (Wardle). |
altra localizzazione | luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze |
bibliografia | Wardle P.( 1968)p. 124; Merletti Palazzo( 1981)p. 90 n. 163 |
definizione | balza |
regione | Toscana |
provincia | Firenze |
comune | Firenze |
indirizzo | via Porta Rossa, 13 |
ente schedatore | S156 |
ente competente | S156 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Colle E.Compilatore scheda: Carmignani M.; Funzionario responsabile: Meloni S.; Trascrizione per informatizzazione: Romagnoli G. (2005); Aggiornamento-revisione: Carmignani M. (2005), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ART |
anno creazione | 1985 |
anno modifica | 2005; 2006 |
latitudine | 43.770201 |
longitudine | 11.254806 |