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bene culturale | copriletto |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00227564 |
localizzazione | Italia, Toscana, FI, Firenzevia Porta Rossa, 13 |
contenitore | palazzo, statale, Palazzo Davanzati già Davizzi, via Porta Rossa, 13, Museo di Palazzo Davanzati, deposito |
datazione | sec. XVIII inizio; 1700 - 1710 [analisi stilistica] |
ambito culturale | manifattura siciliana(analisi stilistica) |
materia tecnica | lino/ tela/ ricamofilo di seta/ ricamo |
misure | cm, largh. 270, lungh. 300, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | Coperta presenta il fondo lavorato a bavella di seta o punto floscio. E' costituito da fili di seta ritorti stesi sul fondo e fermati da punti di fermatura che formano un motivo a spina di pesce. Su tale fondo poi eseguito il ricamo a punto unghero. Il decoro è costituito da un motivo centrale di tre cartigli: uno centrale e due ripetuti identici in cima e in fondo alla coperta arricchiti con volute e foglie che si allungano alle estremità. Nelle parti laterali e agli angoli della coperta si sviluppa un ricco motivo floreale di grandi tralci naturalistici di garofani, rose, tulipani policromi e di rami con foglie che si intrecciano fra loro. Un'ampia voluta vegetale segna gli angoli della coperta. L'orlo è rifinito da frange contemporanee.NR (recupero pregresso) |
notizie storico-critiche | La lavorazione a bavella di seta o ricamo a punto floscio deriva dall'oriente, dalla Cina ed è nota all'Europa già dal secolo XI con la tappezzeria della Regina Matilde a Bayeux. Tale tecnica compare in Italia nel Quattrocento, si continua nel Seicento, ma è particolarmente diffusa nel XVII e XVIII secolo. Esempi di questa lavorazione appaiono in ricami del XVII secolo provenienti dal Regno delle Due Sicilie. Degli esemplari più elaborati arricchiti dall'inserimento di fili d'oro r d'argento e con una diversa composizione del fondo, che variando i punti di fermatura può assumere aspetti diversi (motivi romboidali, trasversali, a greca ecc). Un esemplare molto simile al nostro, datato su un lato 1710 è conservato al museo di Los Angeles proveniente da un palazzo aristocratico di Modena dove costituiva l'arredo completo di una camera da letto; infatti tale genere di lavoro sia per la consistenza che per l'effetto era molto adatto anche alla tappezzeria. Questo esemplare proviene dalla villa Nievo Bonin di Montecchio, vicino Vicenza. Al momento attuale per la scarsa diffusione di esemplari con simili caratteristiche è difficile individuare i centri di lavorazione italiani di tali ricami, anche se è presumibile che tale tecnica, non particolarmente complessa fosse eseguita in varie parti d'Italia e d'Europa. I motivi decorativi dell'esemplare ci riportano al casistica vegetale comune ai ricami europei, soprattutto dal ricamo elisabettiano, diffuso fin dal XVII secolo, che in questo caso appare più semplificato. Il repertorio era usato per molti arredi di casa, come gli arazzi da parete che spesso per le loro grandi dimensioni venivano eseguiti direttamente all'interno dei palazzi nobiliari. |
altra localizzazione | luogo di provenienza: Veneto, VI, Montecchio Maggiore |
bibliografia | Santoro J. L.( 1986)n. 8; Santoro J. L.( 1988)n. 5; Splendori Sicilia( 2001) |
definizione | copriletto |
regione | Toscana |
provincia | Firenze |
comune | Firenze |
indirizzo | via Porta Rossa, 13 |
ente schedatore | S156 |
ente competente | S156 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Carmignani M.; Funzionario responsabile: Meloni S.; Trascrizione per informatizzazione: Romagnoli G. (2005); Aggiornamento-revisione: Carmignani M. (2005), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Romagnoli G. (2006), R |
anno creazione | 1989 |
anno modifica | 2005; 2006 |
latitudine | 43.770201 |
longitudine | 11.254806 |