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Opera d'arte a Firenze

L'opera d'arte peduccio, serie - codice 09 00292807 si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, comunale, Palazzo Vecchio o della Signoria, NR (recupero pregresso), Museo di Palazzo Vecchio, piano terreno, Cortile della Dogana
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bene culturalepeduccio, serie
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00292807
localizzazioneItalia, Toscana, FI, FirenzeNR (recupero pregresso)
contenitorepalazzo, comunale, Palazzo Vecchio o della Signoria, NR (recupero pregresso), Museo di Palazzo Vecchio, piano terreno, Cortile della Dogana
datazionesec. XV ; 1494 (ca.) - 1499 (ca.) [analisi stilistica]
ambito culturalebottega fiorentina(analisi stilistica)
materia tecnicapietra serena/ scultura
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Firenze
dati analiticiCorpo triangolare, fregio del peduccio, abaco.Decorazioni: listelli; astragalo; modanature dell'abaco.
notizie storico-criticheQuesti peducci di ordine tuscanico non appartengono né alla maniera vasariana, né a quella dell'Ammannati. La loro semplicità e la stessa scelta tipologica - che si rifaceva al tempio etrusco secondo dettami codificati da Leon Battista Alberti - rimandano alla maniera di Simone del Pollaiolo detto il Cronaca (1457-1508) al quale - affiancato da Antonio da Sangallo (ca. 1455-1534) e da Baccio d'Agnolo (1457-1543) - la Repubblica fiorentina affidò il progetto della scala che collegava questo cortile al nuovo salone del primo piano. La costruzione di quest'ultimo ambiente, poi diventato salone dei Cinquecento, fu sostenuta dallo stesso Savonarola di cui era seguace Simone del Pollaiolo. Questi infatti proprio nella chiesa di San Miniato al Monte stava riproponendo un'impianto rigoroso ed essenziale a cui bene si addiceva il semplice ordine tuscanico, riflesso inoltre degli interessi filo etruschi della cultura di quegli anni. La stessa semplicità meglio si integrava con la scabra struttura preesistente del cortile, detto appunto della dogana per l'uso a cui fu destinato dal 1450 (Lensi Orlandi). L'ipotesi dello stesso Orlandi circa l'intervento di Michelozzo in questo cortile, escludendo così il Cronaca, non è al momento sostenuta da confronti stilistici né documentari. Il restauro del 1898 diretto da Cesare Spighi che riportò allo stato originario il cortile della Dogana, potè aver incluso anche questi peducci (Lensi).
bibliografiaLensi Orlandi G.( 1977)p. 70
definizionepeduccio
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzoNR (recupero pregresso)
ente schedatoreL. 41/1986
ente competenteS128
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Frulli C.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Trascrizione per informatizzazione: Reggioli C./ Orfanello T. (1998); Aggiornamento-revisione: Reggioli C. (1998), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); Orfanello T. (1999), Re
anno creazione1988
anno modifica1998; 1999; 2006
latitudine43.779926
longitudine11.245030

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