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bene culturale | capitello, frammento |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00298424 |
localizzazione | Italia, Toscana, FI, Firenzepiazza S. Pancrazio |
contenitore | chiesa, sconsacrata, Chiesa di S. Pancrazio ora Museo Marino Marini, chiesa e convento di S. Pancrazio, piazza S. Pancrazio, Museo Marino Marini, transetto destro, braccio destro, angolo di destra entrando al lato dell'abside |
datazione | secc. XIV/ XV ; 1399 - 1447 [bibliografia] |
ambito culturale | bottega fiorentina(bibliografia) |
materia tecnica | pietra forte/ scultura |
condizione giuridica | proprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Firenze |
dati analitici | Corpo triangolare, abaco.Decorazioni: astragalo; foglie d'acanto; fiore; modanature dell'abaco. |
notizie storico-critiche | La primitiva chiesa che, secondo una citazione del Villani, era gia` presente nell'805 tra le chiese extraurbane di Firenze, nel XII secolo passò dai frati regolari alle monache benedettine. Solo nel 1235 subentrarono i vallombrosani, sotto i quali dal 1369 presero avvio i lavori di ampliamento e trasformazione della chiesa. Le prime notizie che si trovano sui lavori risalgono agli ultimi anni del '300 (1376-1407), e riguardano il completamento del corpo della chiesa e la costruzione definitiva delle cappelle absidali. Successivamente nel 1417 furono compiute le sagrestie, la nuova copertura (1435-1444), infine il chiostro col dormitorio e il refettorio dei monaci (1447-1456). Tutti i lavori successivi a questi anni riguardano gli arredi della chiesa e dei sotterranei. Dai manoscritti del convento (ASF, conv. soppr. 88, ms. 62) dove sono registrati i lavori dal 1399 al 1407, si ricava che questi furono affidati per le cappelle absidali ai maestri Vanni di Filippo da Rovezzano e Bruno da Settignano e, per la cappella Maggiore, a Leonardo di Giovanni Landi, a Bartolommeo di Filippo Bernotti e a Gherardo di Salvatore che subentrò a Vanni di Filippo al momento della sua morte. Tutte le parti scultoree furono affidate agli scalpellini Checco di Mantuccio, Niccolò di Fecco, Checco di Lorenzo e altri aiuti che portarono a compimento i pilastri d'angolo della cappella Maggiore, le paraste, e si procurarono le pietre per i sovrastanti capitelli e per i peducci di ribattuta delle volte, abbinando la pietra serena e la pietra forte. La conduzione di questi lavori avvenne sotto la direzione dell'abate Lorenzo. Il completamento della struttura della chiesa e la costruzione del nuovo convento avvennero invece all'epoca dell'abate Lorenzo Toschi, che fu a capo del convento dal 1429 al 1460. L'aspetto attuale della chiesa è dovuto al rifacimento tra il 1752-1755 con la direzione dell'architetto Giuseppe Ruggieri e descritto dal Richa. A cinquant'anni di distanza dall'ultimo restauro nel 1808 la chiesa fu soppressa e privata delle sue opere per divenire sede della Regia lotteria. In seguito passò alla Manifattura dei tabacchi e infine divenne magazzino militare. Oggi a testimoniarne la sua esistenza, rimangono la facciata, e le due cappelle di patronato dei Rucellai. |
definizione | capitello |
regione | Toscana |
provincia | Firenze |
comune | Firenze |
indirizzo | piazza S. Pancrazio |
ente schedatore | L. 41/1986 |
ente competente | S128 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Triarico M.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Torricini L. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1988 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 43.772030 |
longitudine | 11.249790 |