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bene culturale | tettoia |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00551869 |
localizzazione | Italia, Toscana, LI, LivornoVia San Jacopo in Acquaviva, 65 |
contenitore | villa, Villa Mimbelli, Via San Jacopo in Acquaviva, 65, Museo Civico "Giovanni Fattori", esterno villa, ingresso |
datazione | secc. XIX/ XX fine/inizio; 1890 - 1910 [analisi stilistica] |
ambito culturale | bottega livornese, esecutore(analisi stilistica) |
materia tecnica | ghisa/ pittura |
condizione giuridica | proprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Livorno |
dati analitici | Tettoia in ghisa sostenuta da quattro colonnine. La copertura del tetto, a spioventi, è ancorata al muro su uno dei lati lunghi e sostenuta da mensole; presenta cornice a traforo con elementi vegetali stilizzati sporgenti in corrispondenza degli angoli e delle inserzioni delle sottostanti colonnine . Tali elementi verticali sono raccordati alla cornice superiore con motivo decorativo a voluta traforato. Le colonnine hanno il fusto scanalato e scandito orizzontalmente da anelli; poggiano su cordonatura che delimita il piano inclinato pavimentato per il passaggio delle carrozze.NR (recupero pregresso) |
notizie storico-critiche | La tettoia protegge l'ingresso principale della Villa, collocato a est, dalla parte opposta rispetto al prospetto che affaccia lungo la via San Jacopo. Si tratta di un elemento che forse -come ipotizza l'architetto Consani nella sua relazione per il recupero della Villa- fu aggiunto in un secondo tempo, per permettere un accesso coperto alle carrozze. Già agli anni Trenta del XIX secolo la realizzazione di elementi architettonici e decorativi in ferro fuso e in ghisa aveva conosciuto in Toscana, e specialmente a Livorno, una enorme fioritura con la produzione della fonderia granducale di Follonica. L'utilizzo di applicazioni legate alle nuove tecnologie ebbe poi immediata applicazione nella città grazie a Carlo Reishammer, architetto che a fianco Alessandro Manetti realizzò la nuova cinta daziaria della città. Dagli anni Quaranta del secolo si contarono a Livorno importanti manifatture specializzate nella produzione di balconi, cancelli, roste, supporti in ghisa e in ferro fuso destinati sia all'arredo urbano che a quello delle residenze private, e anche alle chiese. L'utilizzo di tali materiali si protrasse ben oltre la fine del secolo, con eccellenti esempi sia nazionali che esteri di utilizzo dei nuovi materiali negli edifici tipici dell'età industriale, come le stazioni delle metropolitane e dei treni. |
committenza | Mimbelli Francesco (1865/ post) |
bibliografia | Lazzarini M. T.( 1996); Matteoni D.( 1999) |
definizione | tettoia |
regione | Toscana |
provincia | Livorno |
comune | Livorno |
indirizzo | Via San Jacopo in Acquaviva, 65 |
ente schedatore | S39 |
ente competente | S39 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Bartolotti E.; Funzionario responsabile: Lazzarini M.T.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Ferraro M. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 2002 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 43.529914 |
longitudine | 10.306650 |