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bene culturale | statua |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00554225 |
localizzazione | Italia, Toscana, PI, Pisapiazza San Matteo in Soarta |
contenitore | museo, Museo Nazionale di S. Matteo, piazza San Matteo in Soarta, Museo Nazionale di S. Matteo, depositi |
datazione | sec. XIV prima metà; 1300 - 1349 [analisi stilistica; bibliografia] |
ambito culturale | bottega pisana, esecutore(bibliografia) |
materia tecnica | marmo bianco/ sculturametallo |
misure | alt. 54, largh. 23, prof. 16, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Museo Nazionale di San Matteo |
dati analitici | La figura acefala si presenta con una veste fermata in vita da un ampio mantello; il braccio destro è leggermente sospeso sul fianco, mentre il sinistro cade poco più in basso e nella mano stringe un lungo cartiglio. Il basamento, vagamente circolare, è caratterizzato da un gancio metallico che il recente restauro ha inserito laddove già si trovava il foro per il perno che sorregge la statuaPersonaggi: Profeta. |
notizie storico-critiche | La trattazione squadrata del panneggio, ottenuta per angolazioni contrapposte, rimanda ai modi di Giovanni Pisano. E a Giovanni questa statua è stata inizialmente accostata dalla critica, addirittura Ranieri Grassi (1836-1838) ipotizzava che fosse un elemento del "distrutto pulpito del nostro Duomo prima del bruciamento". Mentre Papini (1915) ricollega l'opera ad un altro pulpito, quello di Tino di Camaino per la chiesa cittadina di San Michele in Borgo, Carli (1935) preferisce attribuirla direttamente alla bottega di Giovanni Pisano. Tuttavia, grazie alla pubblicazione di una corrispondenza di Lasinio nel 1818 (Burresi 1990), si pensa che la statua sia una delle "cinque frammenti statuette già cadute sopra il tetto" prelevate dalla Chiesa di Santa Maria della Spina. Probabilmente il Profeta si trovava, insieme alle sculture successive, a coronamento del timpano della galleria meridionale; si ipotizza che queste opere siano frutto di un ampliamento della chiesa e di una ripresa della sua decorazione in occasione dell'arrivo della reliquia, ritenuta della corona di Cristo, nel 1333. L'artista che sembra dirigere i lavori è Lupo di Francesco, ma dal punto di vista stilistico queste statue rimandano alla mano di suo figlio, vale a dire Cecco di Lupo, attivo in quegli anni al Duomo di Lucca |
altra localizzazione | luogo di provenienza: Toscana, PI, Pisa; luogo di collocazione successiva: Toscana, PI, Pisa; luogo di collocazione successiva: Toscana, PI, Pisa |
bibliografia | Burresi M.( 1993)pp. 240-241; Papini R.( 1912-1931)pp. 154-155, n.292; Burresi M.( 1990)p. 26; Lasinio C.( 1833)n. VI; Carli E.( 1935)p. 32, n. 19; Rosini G.( 1829)p. 190; Grassi R.( 1838)p. 136, nn. 24-25; Papini R.( 1915)p. 269; Baracchini C. - Caleca A |
definizione | statua |
regione | Toscana |
provincia | Pisa |
comune | Pisa |
indirizzo | piazza San Matteo in Soarta |
ente schedatore | S39 |
ente competente | S39 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Carletti L.; Funzionario responsabile: Burresi M.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Tramontano T. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 2003 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 43.714487 |
longitudine | 10.407340 |