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bene culturale | jabot, opera isolata |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00750371 |
localizzazione | ITALIA, Toscana, FI, FirenzeP.zza Pitti, 1 |
contenitore | palazzo, statale, Palazzo Pitti, Palazzo Pitti e Giardino di Boboli, P.zza Pitti, 1, Galleria del Costume, deposito abiti |
datazione | sec. XIX ultimo quarto; 1880 (ca) - 1899 (ca) [analisi stilistica] |
ambito culturale | manifattura belga, realizzazione(analisi stilistica) |
materia tecnica | filo di lino/ merletto a fuselli, application de Bruxelleslino/ tullefilo di cotone/ merletto meccanico |
misure | cm, alt. 30, largh. 25, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali/ Soprintendenza SPSAE e per il Polo Museale Fiorentino |
dati analitici | Jabot femminile costituito da tre strati sovrapposti di tulle meccanico in lino (del tipo carré): per il primo strato, elementi floreali realizzati a fuselli, a pezzi separati, sparsi con regolarità nel fondo (punti tela e tela traforata con filo di contorno per i motivi; riempitivi ad ago); arricciatura centrale con applicazione di bordura meccanica di cotone, posta anche lungo l'orlo esterno; anche per il secondo strato, motivi floreali realizzati a fuselli, a pezzi separati, riportati su tulle carré (punto tela con filo di contorno); il decoro si concentra lungo l'orlo inferiore, accompagnato da retini variegati, ricamati ad ago; lungo l'orlo, bordura meccanica analoga alla precedente; per il terzo strato, decorazione e lavorazione analoghe alle precedenti, ma ridotte nelle dimensioni del pattern.n.p. |
notizie storico-critiche | L'"application de Bruxelles" viene annoverata tra le più importanti e diffuse lavorazioni a fuselli del XIX secolo. Lo sviluppo del tulle meccanico agli inizi dell'Ottocento (ad opera dell'inglese John Heathcoat, originario del Derbyshire), portò allo sviluppo della nuova tipologia che prevedeva la realizzazione separata (a fuselli, ma anche ad ago) dei singoli motivi decorativi, poi applicati sul tulle meccanico (che venne ben presto a sostituire l'originario fondo Drochel fatto a mano, tipico delle lavorazioni di Bruxelles, note anche come "point d'Angleterre"). Ciò consentiva di realizzare pezzi di grandi dimensioni, con notevole risparmio in termini economici e di tempo. Quanto all'esemplare in oggetto, la sua realizzazione potrebbe ricondursi ad ambito domestico, con l'assemblaggio di parti di diversa origine (il primo strato, di dimensioni maggiori, presenta un design diverso rispetto al secondo e al terzo strato, stilisticamente affini). |
bibliografia | Rizzini M./ Schoenholzer Nichols T./ Stang M.( 2003) |
definizione | jabot |
regione | Toscana |
provincia | Firenze |
comune | Firenze |
indirizzo | P.zza Pitti, 1 |
ente schedatore | S156 |
ente competente | S156 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Masiero, Elisa; ; Funzionario responsabile: Referente scientifico: Chiarelli, CaterinaSframeli, Maria |
anno creazione | 2014 |