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Opera d'arte a Città di Castello

L'opera d'arte urna cineraria, opera isolata - codice 10 00012268 si trova nel comune di Città di Castello nella provincia di Perugia sita in palazzo, museo, Palazzo Vitelli alla Cannoniera, Pinacoteca- Biblioteca, Piazza Gabriotti 1, 06012, Pinacoteca Comunale
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bene culturaleurna cineraria, opera isolata
tipo schedaOA_3.00
codice univoco10 00012268
localizzazioneItalia, Umbria, PG, Città di CastelloPiazza Gabriotti 1, 06012
contenitorepalazzo, museo, Palazzo Vitelli alla Cannoniera, Pinacoteca- Biblioteca, Piazza Gabriotti 1, 06012, Pinacoteca Comunale
datazionesec. XVI seconda metà; 1550 - 1599 [analisi stilistica]
ambito culturalebottega Italia centrale(analisi stilistica)
materia tecnicalegno/ intaglio/ doratura
misurealt. 73, largh. 227, prof. 29,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Proprietà del Comune.
dati analiticiLa cassa, bombata, è interamente dorata, la decorazione intagliata a bassorilievo presenta motivi vegetali di ispirazione classica. Il fronte spezzato conferisce movimento a tutta la decorazione. I piedi sono scolpiti a zampa di leone, ma sembrano troppo piccoli rispetto all'insieme, tanto da far pensare che siano stai aggiunti in un secondo tempo.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheLa cassa, che fu realizzata al ritrovamento del corpo della beata Margherita nel 1586( Mancini, 1832) o 1588( Muzi, 1842; Ascani 1963), proviene dall'altare della famiglia Marchesani in San Domenico a Città di Castello, dove la ricorda il certini( 1728), anche se il corpo della beata fin dal 1678 era stato rtsferito in uan nuova cassa sotto l'altare maggiore. In seguito alle soppressioni ottocentesche e allo smantellamento della cappella Marchesani, la cassa fu trasferita alla Pinacoteca Comunale dove è ricordata nel catalogo del 1912 come urna intagliata del XVIII secolo. Giovagnoli/ 1921), ripropone la stessa cronologia, mentre Fanfani( 1927) la colloca nel XVI secolo e Corbucci( 1931) e Cantelli (1973) propongono una datazione alla fine del Cinquecento- primi del Seicento, am Cantelli ritiene la cassa un cassone nuziale. La struttura architettonica riprende la tipologia " a sepoltura" con coperchio a trono di piramide che si afferma nella seconda metà del Quattrocento, ma utilizzato anche nel XVI secolo. Sia la tipologia della cassa che il gusto per l'intaglio minuto e raffinato hanno un precedente nei cassoni veneziani del Cinquecento, mentre l'espanderisi della decorazione vegetale trova delel connessioni con l'opera dei Maffei di Gubbio, come il pannello intagliato del trono vescovile del duomo di Gubbio del 1557, e con gli intagli del coro di San Fortunato a Todi.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Umbria, PG, Città di Castello
bibliografiaCertini A.( 1726)ms. 1 c. 50; Mancini G.( 1832)pp. 228-230; Muzi G.( 1842)vol. V, p. 178; Giovagnoli E.( 1921)p. 187; Schottmuller F.( 1921)p. 41; Fanfani A.( 1927)p. 46; Corbucci V.( 1931)p. 66; Inventario mobili( 1962)n. 149; Ascani A.( 1930)p. 43; Cant
definizioneurna cineraria
regioneUmbria
provinciaPerugia
comuneCittà di Castello
indirizzoPiazza Gabriotti 1, 06012
ente schedatoreR10
ente competenteR10
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Gnoli C.; Funzionario responsabile: Santi F.Montella M.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST / Buzzi L. (2006); Aggiornamento-revisione: NR (recupero pregresso) (1984), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST /
anno creazione1976
anno modifica1984; 2006
latitudine43.457153
longitudine12.238357

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