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Opera d'arte a Tuscania

L'opera d'arte olla - codice 12 00143974 si trova nel comune di Tuscania nella provincia di Viterbo sita in palazzo, vescovile, Palazzo Vescovile, NR (recupero pregresso), deposito, cassetta 23 n. 4 e 5
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bene culturaleolla
tipo schedaOA_3.00
codice univoco12 00143974
localizzazioneItalia, Lazio, VT, TuscaniaNR (recupero pregresso)
contenitorepalazzo, vescovile, Palazzo Vescovile, NR (recupero pregresso), deposito, cassetta 23 n. 4 e 5
datazionesecc. IX/ XIII ; 0800 - 1299 [analisi stilistica]
ambito culturaleambito laziale(analisi stilistica)
materia tecnicaceramica
misurealt. 8, diam. 8,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiOlla globulare in ceramica rosa ricostruibile in due parti da due frammenti che attaccano, piuttosto poanciuta, con orlo svasato a profilo continuo. Labbro arrotondato e affilato, anse a nastro impostate sull'orlo e sulla spalla, manca l'intera parte inferiore del corpo ma la forma è ricostruibile dai confronti (v. sotto). Il fondo doveva essere piatto.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheQuesta forma il Mazzuccato la chiama pignatta, ma la include nella classe delle olle, ossia dei recipienti per cucinare datandola al periodo laziale intorno al XII secolo; si vedano gli esemplari rinvenuti nell'area sacra di S. Omobono. Esemplari che hanno valore in quanto segnano la traccia evolutiva della forme fittili usate nel Medioevo per la cottura dei cibi e per gli altri usi casalinghi. D'altronde la forma sferoide con bocca larga e slabbrata, le due anse a nastro impostate sull'orlo sono indici per una datazione alto-medievale. Nel Foro romano durante lo scavo del Boni sono state ritrovate sue pignatte piccole come le nostre, d'impasto grezzo e con identico profilo e databili con sicurezza tra il IX e X secolo. Gli esemplari similari di olle globulari ritrovate nello scavo 1972 a Tuscania sono tutte assegnabili al periodo IX-XVI sec. d.C. Il ritrovamento di una forma analoga recuperata durante le demolizioni delle volte originali del chiostro della basilica di San Paolo fuori le Mura a Roma conferma la datazione indicata. Qui l'impasto del reperto è meno grezzo di quello citato nei confronti e indicato come ceramica rosa (Cfr. Mazzuccato, Ceramiche del Museo di Roma, p. 16 e p. 38, n. 47 f. 4; Mazzuccato, Bull. Com. 81, 1973, f. 2 n. 9; Mazzuccato, Ceramica laziale, p. 31, f. 53; Atti III Conv. Int. Cer., 1970, p. 243, f. 8; P.B.S.R., Tuscania, 1972, f. 8 n. 2-3; P.B.S.R. Tuscania, 1973, f. 5, nn. 42-43; Atti V. Conv. Int. Cer. 1972, p. 217, n.9a, pignatta proveniente da Tuscania).
altra localizzazioneluogo di reperimento: Lazio, VT, Tuscania
definizioneolla
regioneLazio
provinciaViterbo
comuneTuscania
toponimoColle San Pietro (frazione)
indirizzoNR (recupero pregresso)
ente schedatoreS50
ente competenteS50
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Barattolo A.; Funzionario responsabile: Pedrocchi A.M.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Pomponi M. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Pomponi M. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1977
anno modifica2006
latitudine42.392276
longitudine11.827425

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