Invernomuto.net

Ho realizzato questo sito per rendere disponibile alla consultazione questa mole enorme di dati altrimenti difficilmente consultabili :)

Opera d'arte a Antrodoco

L'opera d'arte lapide commemorativa - codice 12 00181645 si trova nel comune di Antrodoco nella provincia di Rieti sita in porta, Porta del Ponte, NR (recupero pregresso), sotto l'arco
immagine - immagine non disponibile -
bene culturalelapide commemorativa
tipo schedaOA_3.00
codice univoco12 00181645
localizzazioneItalia, Lazio, RI, AntrodocoNR (recupero pregresso)
contenitoreporta, Porta del Ponte, NR (recupero pregresso), sotto l'arco
datazionesec. II ; 100 - 199 [analisi stilistica]
ambito culturaleambito laziale(analisi stilistica)
materia tecnicapietra/ incisione
misurealt. 100, largh. 60,
condizione giuridicaproprietà Stato, NR (recupero pregresso)
dati analiticiLa lapide è di forma rettangolare e il corpo del testo è inquadrato da una duplice cornice.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheLa lapide ricorda un'opera sostruttiva eretta da Traiano a difesa della via Salaria. Probabilmente si riferiva ai Fornici di Paterno, giganteschi muraglioni assai lunghi e pericolosi. Il manufatto costruito dall'imperatore proteggeva la via dalla caduta dei massi. E la lapide, per l'appunto, si riferiva a questo manufatto. Già G. A. Guattani (Monumenti sabini, Roma 1828, t. II, p. 269) nel 1828 riferiva che da circa una quarantina d'anni l'epigrafe era stata trasferita ad Antrodoco. Sono sconosciute le ragioni. R. Fabretti (Inscriptionum antiquarum, Roma 1702, p. 400, n. 392) la dice "prope Cutilias repertam" e cioè rinvenuta presso le Cutilie. Su ciò non è d'accordo A. Persichetti (Viaggio archeologico sulla via Salaria, Roma 1893, p. 62), ritenendo l'agro cutiliano troppo esteso e in parte pianeggiante, senza la presenza di pericolosi massi. Il critico suppone quindi la lapide proveniente dalle gole del Sigillo, sebbene ad un successivo esame essa risultò essere troppo piccola per quell'incavo. Inoltre secondo il Persichetti se la lapide fosse stata rinvenuta "prope Cutilias" sarebbe stata portata entro quel circondario e a Castel Sant'Angelo. Cosa che certamente avvenne, tanto che M. Micheli (Memorie storiche della città di Rieti e dei paesi circostanti dall'origine all'anno 1560, Rieti 1897, vol. I, p. 109) dice espressamente: "Nella biblioteca Barberini di Roma è riportata questa iscrizione accompagnata dalle seguenti notizie: "A Castel S. Agnel v'è una antichità che dicon fosse la Cutilia o villa Falacrina palazzo di Vespasiano imperatore". Anche P. Brezzi (Rieti e la Sabina, Milano 1976, p. 135) la ritiene proveniente da Castel Sant'Angelo. Poiché i Fornici presso Paterno sono vicini a Cutilia sembra più probabile che essa fosse rinvenuta ivi e poi trasportata a Castel Sant'Angelo e da lì infine ad Antrodoco. E' citata in: P. Brezzi, Rieti e la Sabina, Milano 1976, p. 135; G. Caprioli, Antrodoco, in "Terra Sabina", VII (1929), p. 613; R. Fabretti, Inscriptionum antiquarum, Roma 1702, p. 400, n. 392; G. A. Guattani, Monumenti Sabini, Roma 1828, t. II, p. 269; M. Michaeli, Memorie storiche della città di Rieti e dei paesi circostanti dall'origine all'anno 1560, Rieti 1897, vol. I, p. 109; A. Persichetti, Viaggio archeologico sulla via Salaria, Roma 1893, p. 62.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Lazio, RI, Castel Sant'Angelo
definizionelapide commemorativa
regioneLazio
provinciaRieti
comuneAntrodoco
indirizzoNR (recupero pregresso)
ente schedatoreS50
ente competenteS50
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Andretta C.; Funzionario responsabile: Pedrocchi A. M.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Di Meola B. (2005); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Di Meola B. (2005), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1980
anno modifica2005
latitudine42.398688
longitudine13.122762

oppure puoi cercare...

  • opere d'arte nel comune di Antrodoco
  • opere d'arte nella provincia di Rieti
  • opere d'arte nella regione Lazio