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bene culturale | bacile |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 13 00183046 |
localizzazione | Italia, Abruzzo, TE, Castellivia Convento |
contenitore | palazzo, museo comunale, Convento dei Minori (ex), ex Convento dei Minori, via Convento, Museo delle Ceramiche, Collezione privata Fuschi Giovanni, museo |
datazione | sec. XVII ; 1600 - 1699 [analisi stilistica] |
ambito culturale | manifattura di Castelli(analisi stilistica) |
materia tecnica | maiolica |
misure | alt. 8, diam. 39.7, |
condizione giuridica | proprietà Ente pubblico territoriale, Museo delle ceramiche |
dati analitici | Decoro con figura e grottesche.Colori:blu,verde,giallo,manganese.NR (recupero pregresso) |
notizie storico-critiche | La attribuzione di questo bacino è migrata tra autori più disparati per merito di vari ricercatori che ne hanno dato la "sicura" paternità prima ad Antonio Lolli (sic!) poi a un generico anonimo del sec. XVII,ma sempre gravitante attorno alla produzione castellana.Solo la Proterra,accogliendo le voci più accreditate che ne negano credibilmente e decisamente l'appartenenza alla manifattura di Castelli,scrive che "fu eseguito per un personaggio colto al quale si deve senz'altro il suggerimento iconografico del cavetto,così insolito per Castelli e che,a prima vista,potrebbe suscitare qualche perplessità sul periodo e l'area di esecuzione".L'insolita iconografia che spinge a dubitare di una manifattura castellana è affiancata da altre considerazioni.Il decoro della tesa,se di prodizione castellana,sarebbe un "unicum",sia per il doppio bordo blu profondo che contorna la tesa a "grottesche",non semplicemente "insolita" ma in tutto e per tutto "assente" nelle tipologie castellane.Le "grottesche" in uso a Castelli,da Francesco Grue ai suio Coevi,sono appunto più grottesche nel vero senso della parola,e non hanno la raffinatezza e la perfezione delle presenti,più "romane" o "fiorentine",tanto per dare una similitudine.La figura poi del cosiddetto "Bruto" che bandisce un kriss malese,verosimilmente per uccidere Giulio Cesare,non si vede quale significato possa avere a Castelli,perchè il tema del "tirannicida" rimarrebbe anche in questo caso,se si tratta effettivamente di Bruto,anche esso un soggetto insolito,più del decoro a "grottesche" (a meno che non si accrediti l'ipotesi,ma solo ipotesi,del suggerimento di un committente colto).La grafia del ritratto a riccioli decisamente segnati con minuziosa evidenza,esulano dal periodo "compendiario" cui si vorrebbe circoscrivere l'esecuzione del presente,e dal primo "istoriato",che ha invece caratteristiche più fluide,più idealizzate e meno realistiche.Infine la qualità dello smalto,terroso e giallastro (mai trovato in altri esempi presunti coevi),contro la levigatezza dello smalto bianco (anche se a volte leggermente velato azzurro o di giallo,ma mai come il presente).La conclusione è che esistono dubbi,non timidi,che questo piatto sia stato smaltato e dipinto altrove.Scartata la tesi di paternità del tanto discusso Lolli,o meglio "lollo",occorre cercare tra le altre fabbriche centro-meridionale la sua provenienza.Il pezzo,comunque,è pervenuto integro e in ottimo stato di conservazione,ed appartiene pur sempre ad un abile ceramista del sec. XVII. |
altra localizzazione | luogo di provenienza: Abruzzo, PE, Pescara |
bibliografia | Franceschilli( 1978); Proterra( 1996); Rubini( 1996); Corrieri( 1998) |
definizione | bacile |
regione | Abruzzo |
provincia | Teramo |
comune | Castelli |
indirizzo | via Convento |
ente schedatore | S22 |
ente competente | S107 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Rubini R.; Funzionario responsabile: Tropea C.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Iannella D. (2005), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1998 |
anno modifica | 2005 |
latitudine | 39.504761 |
longitudine | 16.147679 |