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bene culturale | piatto, serie |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 14 00006427 |
localizzazione | Italia, Molise, CB, BaranelloVia S. Maria |
contenitore | palazzo, comunale, Via S. Maria, Museo Civico "G. Barone", seconda sala, vetrina XVI |
datazione | sec. XIX seconda metà; 1850 - 1899 [analisi stilistica; bibliografia] |
ambito culturale | manifattura giapponese(analisi stilistica; bibliografia) |
materia tecnica | porcellana |
misure | diam. 22.5, |
condizione giuridica | proprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Baranello |
dati analitici | Decorazione in smalti blu sotto coperta, rosso ferro e oro. Sul fondo è di pinto un medaglione circolare con piccole girali, campito al centro da un fiore di crisantemo, da cui partono quattro tralci. Sul cavetto si staglia no quattro cartigli con fiori di loto in riserva su un fondo geometrico a rombi. Sulla tesa sono dipinti vari tipi di fiori e tronchetti d'albero da cui spuntano foglie. L'orlo ha un cerchio blu e un filetto in oro.NR (recupero pregresso) |
notizie storico-critiche | Lo schema cromatico della decorazione di questi piatti si ispira allo stil e Imari, da cui tuttavia se ne allontana per la maggior libertà e spontane ità dei motivi rappresentati legata soprattutto alle esigenze del mercato d'esportazione. Infatti la riapertura dei porti giapponesi al commercio co n il resto del mondo, dopo un lunghissimo periodo di politica isolazionist a (1615-1868) che aveva concesso solo agli Olandesi e ai Cinesi di stabili re basi commerciali a Nagasaki, determinò un più agevole afflusso di manuf atti nipponici in Occidente, concorrendo alla diffusione di un largo colle zionismo. La produzione di questo tipo di vasellame conobbe una particolar e incrementazione a partire dalla seconda metà del Settecento e per tutto il secolo successivo, quando il dilagare della moda per le giapponeserie s i diffuse in Europa influenzando soprattutto il campo delle arti decorativ e nel più vasto fenomeno delle chinoiseries, intendendo con questo termine qualsiasi tipologia artistica importata dall'Estremo Oriente. Il successo dello stile Imari fu tale da essere presto commissionato anche ai forni c inesi dando vita così, con alcune varianti, alVImari cinese che risulta sp esso di non facile distinzione dalla manifattura giapponese. Nel Palazzo R eale di Torino (inv. 8253 rosso) e nel Museo Duca di Martina di Napoli (in v. 4019), infatti, si conservano piatti realizzati in Cina, datati alla se conda metà del XVIII secolo, che presentano una decorazione quasi identica a quella dei due esemplari giapponesi della Collezione Barone dove, tutta via, i colori applicati a macchia, senza una particolare cura nella defini zione dei contorni, fanno propendere per una datazione più tarda (seconda metà XIX secolo). |
bibliografia | Griseri A.( 1986)p. 433, n. 260; Barone G.( 1899)p. 163 |
definizione | piatto |
regione | Molise |
provincia | Campobasso |
comune | Baranello |
indirizzo | Via S. Maria |
ente schedatore | S109 |
ente competente | S109 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Rossi P.; Funzionario responsabile: Mannella L.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Mugnolo A. (2006); Aggiornamento-revisione: Parca S. (2005), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Mugnolo A. (2006), Refe |
anno creazione | 1982 |
anno modifica | 2005; 2006 |
latitudine | 41.527298 |
longitudine | 14.555816 |