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Opera d'arte a Cagliari

L'opera d'arte pavimento - codice 20 00050576 si trova nel comune di Cagliari, capoluogo dell'omonima provincia sita in chiesa, Chiesa di S. Michele, Via Ospedale, seconda cappella destra
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bene culturalepavimento
tipo schedaOA_3.00
codice univoco20 00050576
localizzazioneItalia, Sardegna, CA, CagliariVia Ospedale
contenitorechiesa, Chiesa di S. Michele, Via Ospedale, seconda cappella destra
datazionesec. XVIII ; 1764 (ante) - 1764 (ante) [analisi stilistica]
ambito culturalebottega italiana, esecutore(analisi stilistica)
materia tecnicamarmo/ intarsio
misurealt. 300, largh. 582,
condizione giuridicaproprietà Stato, Demanio dello Stato
dati analiticiLa decorazione a tarsie marmoree del pavimento, presenta, entro uno schema di rigido simmetrismo, il motivo della stella dei venti a punte bicolori bianche e nere alternate ad un motivo a croce incrociata con una stella. Entrambi i motivi decorativi sono inscritti in circonferenze a loro volta contenute entro riquadri profilati in nero e intervallati da cornici decorate a motivi a losanghe ritmate da fiori a quattro petali. Dal punto di vista cromatico prevale la tonalità calda del rosso di Francia evidenziata dalle profilature nere.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheI ricchi pavimenti marmorei della chiesa di San Michele, che originariamente dovevano ricoprire l'intero piano di calpestio dell'edificio, in seguito ai vari rimaneggiamenti si sono mantenuti integri solo nel presbiterio, nelle seconde cappelle di destra e sinistra e nella sacrestia. Non ne conosciamo l'artefice, per la penuria di materiale documentario, ma possiamo ipotizzare che si tratti di marmoraro forestiero, operante sicuramente a Cagliari per la complessità e la ricchezza del lavoro prodotto, per il quale è difficile stabilire con sicurezza l'area culturale di provenienza. Solo l'analisi stilistica con opere coeve ci permette di stabilire i più pertinenti confronti con l'area del settentrione d'Italia e più propriamente con quella lombarda. In effetti com'è stato dimostrato (cfr. A. pasolini - G. Stefani, 1991, p.4) i marmorai comaschi si sostituirono ai liguri nel monopolio dei marmi pregiati nella seconda metà del sec. XVIII e se si accetta che la chiesa fu portata a definitivo compimento solo nel 1764, benchè la consacrazione fosse già avvenuta nel 1738, è possibile che vi operassero le sopraccitate maestranze. Nel 1777 al marmoraro G. Battista Franco venne richiesto un pavimento per il presbiterio della chiesa di San Giuseppe, distrutto dai bombardamenti, analogo a quello presbiteriale del San Michele, che oltre a confermare l'ipotesi della già avvenuta messa in opera dei pavimenti, ci fa capire quale risonanza suscitò nel mondo artistico locale e quanto interesse ancora suscitano essendo fra i pochi pavimenti superstiti a tarsia marmorea di Cagliari. lo stesso Padre Pizzi, che visitò la chiesa di San Michele nel 1822 sollecitava la cura dei pavimenti che necessitavano già allora di restauri.
bibliografiaLilliu O.( 1984)p. 209; Stefani G./ Pasolini A.( 1991)p. 7, n. 36
definizionepavimento
regioneSardegna
provinciaCagliari
comuneCagliari
indirizzoVia Ospedale
ente schedatoreS10
ente competenteS10
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Piras A.Compilatore scheda: Pomesano F.; Funzionario responsabile: Siddi L.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Carbone E. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Carbone E. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregr
anno creazione1991
anno modifica2006
latitudine39.220892
longitudine9.112538

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