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bene culturale | monumento funebre |
soggetto | abate Oderisio II da Palearia |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 13 00087474 |
localizzazione | Italia, Abruzzo, CH, FossacesiaNR (recupero pregresso) |
contenitore | chiesa, abbaziale, Chiesa di S. Giovanni in Venere, NR (recupero pregresso), facciata, parete sinistra |
datazione | sec. XIII prima metà; 1200 - 1249 [analisi stilistica] |
ambito culturale | ambito Italia centrale(analisi stilistica) |
materia tecnica | marmo |
misure | alt. 194, largh. 227, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero dell'Interno, Fondo Edifici di Culto (F.E.C.) |
dati analitici | Il sepolcro incassa to nel muro della facciata principale, ha forma pentagonale a sei facce rientranti. al cnetro, su lapidi a forma di tavole mosaicate, è incisa l'iscrizione in memoria dell'abate; sul bordo inferiore delle tavole una seconda iscrizione ricorda il donatore dell'opera.NR (recupero pregresso) |
notizie storico-critiche | Il monumento riporta la data 1204, anno della morte dell'abate Oderisio II, ma dovette essere realizzato al tempo del suo successore Oddone X, in un periodo coevo agli altri interventi realizzati sulla facciata. Il Gavini (1926, p. 408) attribuisce il lavoro ad una scuola di ispirazione pugliese, ricollegandolo alle grandi formelle poligonali che, in edifici quali le cattedrali di Troia e di Benevento, e la chiesa di S. Maria di siponto, servivano a decorare gli pazi vuoti della facciata. Allo stesso modo, Moretti (s.d. p.272) evidenzia nella strutturazione architettonica, la derivazione classico-pugliese del monumento. V. Bindi (1889, p. 396)ritiene che l'iscrizione oggi leggibile non sia che una copia di quella originariamente posta sulla tomba dell'abate; a suo avviso il sepolcro sarebbe stato collocato sulla facciata in epoca successiva per meglio esporre le spoglie di Oderisio, originariamente poste nel monumento di tufo giallo presente nella cripta. L'iscrizione presente sul bordo inferiore delle tavole è stata variamente interpretata; Bindi (1989, p.379) ritiene che il nome riportato sia quello del committente dell'opera, un Giovanni Cicogna non meglio identificato; Zecca (1910, p.101) suppone che esso possa risalire all'illustre casato veneziano "Cicogna"; del tutto diversa è l'interpretazione di Bellini (1887, p.11) che muta Ciconie in Eiconie, facendo derivare tale parola dal greco "einos" (immagine) o dal latino "eiconius" (scolpito). |
definizione | monumento funebre |
regione | Abruzzo |
provincia | Chieti |
comune | Fossacesia |
indirizzo | NR (recupero pregresso) |
ente schedatore | S22 |
ente competente | S107 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Di Nardo I.; Funzionario responsabile: Tropea C.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Ambrogi L. (2005); Aggiornamento-revisione: Di Fabio V. (1996), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); Percario C. (1996), Referent |
anno creazione | 1981 |
anno modifica | 1996; 1996; 1996; 2005 |
latitudine | 42.232745 |
longitudine | 14.489231 |