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bene culturale | dipinto |
soggetto | adorazione dei pastori |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00287533 |
localizzazione | Italia, Toscana, FI, Firenzepiazzale degli Uffizi |
contenitore | palazzo, Palazzo degli Uffizi, Complesso vasariano, piazzale degli Uffizi, Galleria degli Uffizi, sala 29 |
datazione | sec. XVI ; 1530 (ca.) - 1530 (ca.) [bibliografia] |
autore | Aspertini Amico (1475 ca./ 1552), |
materia tecnica | tavola/ pittura a olio |
misure | alt. 44.5, largh. 34, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | NR (recupero pregresso)Personaggi: Madonna; Gesù Bambino; San Giuseppe. Figure: angeli; viandanti; pastori. Abbigliamento: all'antica. Attributi: (San Giuseppe) verga battesimale. Architetture: tempio; stalla; rovine. Paesaggi: montagne; colline. Oggetti: base marmorea; sezione di colonne; busto antico; bastone; cartiglio. Animali: bue; asino; agnello; uccellini. Vegetali: alberi; arbusti. Allegorie-simboli: colomba dello spirito Santo. |
notizie storico-critiche | Nella prima metà del secolo a Bologna, sia pure tra numerose tendenze classicheggianti, si afferma la spigolosa personalità di Amico Aspertini, protagonista di una precoce contestazione delle memorie classiche, che comunque non rifiuta in toto, aggiornando infatti il suo stile su Raffaello. Nell'opera in esame il pittore dimostra di conoscere il Raffaello delle stanze Vaticane, ma dandone una interpretazione decisamente anticlassica, nella alterazione delle tozze figure, nel rapporto fortemente elusivo con lo spazio; l'Aspertini sembra essere fortemente attratto dalle caratterizzazioni fisiognomiche, dalle forme estrose e bizzarre, elemento presunto forse dalle allora molto diffuse stampe nordiche: giunge cosi' a proporre una sorta di complesse soluzioni premanieristiche dove associa ad una puntigliosa ricerca del particolare, paesaggi allucinati, del tutto irreali e grottesche deformazioni. Crea in tal modo una tendenza eversiva del manierismo analoga a quella che qualche tempo dopo manifestarono in Toscana il Rosso e il Pontormo, ma con caratteri padani" (Ciardi Dupré). La datazione oggi accettata si colloca intorno al 1530, dopo un viaggio a Roma. Il dipinto fu donato ala Galleria degli Uffizi da Bernard Berenson. |
altra localizzazione | luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze; luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze |
bibliografia | Longhi R.( 1956)p. 62; Uffizi catalogo( 1980)p. 137 n. P99; Uffizi( 1982-1983)v. II p. 80; Faietti M./ Scaglietti Kelescian D.( 1995)pp. 177-179 n. 40; Officina maniera( 1996)p. 310 n. 109 |
definizione | dipinto |
regione | Toscana |
provincia | Firenze |
comune | Firenze |
indirizzo | piazzale degli Uffizi |
ente schedatore | L. 41/1986 |
ente competente | S417 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Pilati E.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Aggiornamento-revisione: Romagnoli G./ Rousseau B. (2002), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1989 |
anno modifica | 2002; 2006 |
latitudine | 43.768826 |
longitudine | 11.255744 |