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Opera d'arte adorazione dei Re Magi a Firenze

L'opera d'arte adorazione dei Re Magi - codice 09 00037771 si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in monastero, vallombrosano, Monastero di S. Michele a S. Salvi, Chiesa e monastero di S. Michele a S. Salvi, via di S. Salvi, 43, Museo del Cenacolo di Andrea del Sarto, depositi
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bene culturaledipinto
soggettoadorazione dei Re Magi
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00037771
localizzazioneItalia, Toscana, FI, Firenzevia di S. Salvi, 43
contenitoremonastero, vallombrosano, Monastero di S. Michele a S. Salvi, Chiesa e monastero di S. Michele a S. Salvi, via di S. Salvi, 43, Museo del Cenacolo di Andrea del Sarto, depositi
datazionesec. XVI ; 1540 (ca.) - 1570 (ca.) [analisi stilistica]
ambito culturaleambito tosco-romano(analisi stilistica)
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurecm., alt. 136, largh. 198,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiNR (recupero pregresso)Animali: cammello. Armi: spada. Abbigliamento: calzari; mantelli; cappelli. Costruzioni: capanna. Figure: uomini. Personaggi: Gesù Bambino; san Giuseppe; Madonna; re Magi. Oggetti: corone; vasetti.
notizie storico-criticheInventariata nel 1890 come "Scuola fiorentina del secolo XVII", l'opera appartiene a mio giudizio ancora al Cinquecento e pare eseguita da un artista che manifesta la conoscenza della cultura tosco-romana degli anni 1540-1560 circa. L'anonimo pittore sembra partire dalla cultura della scuola di Raffaello,da quella di Perin del Vaga soprattutto, e in particolare dalla sua "fatica estrema", la decorazione della Sala Paolina in Castel Sant'Angelo (1545-47) eseguita per Paolo III e nella quale Marco Pino affrescò i riquadri con le "Storie di Alessandro Magno". L'autore del dipinto di San Salvi condivide con quest'ultimo artista l'interpretazione della grazia perinesca alla luce del classicismo più monumentale di Daniele da Volterra ma, rispetto al senese, interpreta con una severità quasi pre-controriformata gli stimoli di partenza. La mescolanza di influenze toscane e romane si avverte anche nel gruppo della Madonna col Bambino, piuttosto affine a certe cose piacevoli di Jacopino del Conte (cfr. bibliografia) e soprattuto nell'espressività caricata di Gesù. Ma ancora una volta l'anonimo artista interpreta l'eventuale modello di partenza in un modo più contenuto e più fermo che quasi anticipa alcune soluzioni poi adottate da Taddeo Zuccari. La presenza nell'opera di così molteplici referimenti, tuttavia tutti per lo più ascivibili a un ambito cronologico e stilistico piuttosto preciso, se non mi consentono una più certa attribuzione, tuttavia consentono una datazione intorno alla metà del secolo XVI e una collocazione stilistica del dipinto in ambito tosco-romano.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze; luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze
bibliografiaPace V.( 1972)
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzovia di S. Salvi, 43
ente schedatoreS17
ente competenteS417
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Turrini S.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Aggiornamento-revisione: Acordon A. (1994), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1974
anno modifica1994; 2006
latitudine43.803968
longitudine11.275909

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