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bene culturale | dipinto, opera isolata |
soggetto | adorazione del nome di Gesù con San Ludovico di Tolosa, San Diego d'Alcalà, San Pasquale Baylon, San Giovanni da Capestrano e San Bernardino da Siena |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 03 00149192 |
localizzazione | Italia, Lombardia, BS, Bresciavicolo San Giuseppe |
contenitore | chiesa, sussidiaria, Chiesa di S. Giuseppe, vicolo San Giuseppe, navata sinistra, campata quarta, cappella del S. Nome di Gesù, settima a sinistra, parete di fondo, entro ancona |
datazione | sec. XVII ; 1691 (ca.) - 1691 (ca.) [bibliografia] |
autore | Bernardi Francesco detto Bigolaro (notizie fine sec. XVII), |
materia tecnica | tela/ pittura a olio |
misure | cm., alt. 310, largh. 230, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Chiesa di San Giuseppe |
dati analitici | NR (recupero pregresso)Personaggi: Bambino; San Ludovico di Tolosa; San Diego d'Alcalà; San Pasquale Baylon; San Giovanni da Capestrano; San Bernardino da Siena. Figure: angeli. Attributi: (San Bernardino da Siena) monogramma bernardiniano; mitra vescovile; (San Giovanni da Capestrano) libro; mitra vescovile; (San Pasquale Baylon) veste francescana; (San diego d'Alcalà) veste francescana; monogramma cristologico. |
notizie storico-critiche | Fino al 1810 il dipinto è menzionato al terzo altare a destra. I cinque santi raffigurati sono puntualmente identificati dalla Prestini: San Ludovico di Tolosa, in primo piano al centro, tra San Diego e San Pasquale, mentre in alto sono presenti San Bernardino, a destra, e San Giovanni da Capistrano, a sinistra. Inoltre la studiosa propone di circoscrivere la datazione al 1691, anno in cui il dipinto viene portato in solenne processione dalla chiesa alla cattedrale in occasione della canonizzazione di Pasquale Baylon e di Giovanni Capistrano, a sostegno di tale ipotesi la studiosa registra la concessione del 1691 di una sepoltura nella terza cappella al mercante Domenico Frusta. Anche Guzzo (1983, p. 123) propende per una datazione allo scadere del secolo XVII. Lo studioso propone per Bernardi un possibile riferimento a Bernardino Gandino, che nella seconda metà del secolo XVII opera una rilettura del tardo manierismo bresciano. Il dipinto in esame si connota in negatico per la rigidità della composizione, la staticità delle figure e il tono didascalico che indicano un linguaggio del tutto estraneo al movimento e alla fantasia del gusto barocco. Del pittore non si conoscono gli estremi biografici: nel 1693 è ancora vivo e abita nella parrocchia di S. Giorgio (Prestini, 1989, p. 101) ed è documentato un pagamento nel 1695 (Guzzo, 1983). Per l'ancona, coeva al dipinto, cfr. NCTN 03/00149191. |
altra localizzazione | luogo di provenienza: Italia, Lombardia, BS, Brescia |
bibliografia | Maccarinelli F.( 1747)p. 45; Carboni G.B.( 1760)p. 19; Brognoli P.( 1826)p. 193; Sala A.( 1834)p. 103; Fè D'ostiani L.F.( 1902)p. 317; Morassi A.( 1939)p. 356; Dorosini A.( 1961)p. 71; Prestini R.( 1983)p. 39; Guzzo E.M.( 1986)p. 133; Prestini R.( 1989)p. |
definizione | dipinto |
regione | Lombardia |
provincia | Brescia |
comune | Brescia |
indirizzo | vicolo San Giuseppe |
ente schedatore | S23 |
ente competente | S23 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Arisi Rota A.P.; Funzionario responsabile: Gnaccolini L.P.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Arisi Rota A. P. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Arisi Rota A. P. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso) |
anno creazione | 2001 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 45.540438 |
longitudine | 10.220543 |