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Opera d'arte adorazione di Gesù Bambino a Vercelli

L'opera d'arte adorazione di Gesù Bambino - codice 01 00039266 si trova nel comune di Vercelli, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, museo, Palazzo Langosco, via G. Verdi, 30, Museo Camillo Leone, Deposito dipinti
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bene culturaledipinto, opera isolata
soggettoadorazione di Gesù Bambino
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00039266
localizzazioneItalia, Piemonte, VC, Vercellivia G. Verdi, 30
contenitorepalazzo, museo, Palazzo Langosco, via G. Verdi, 30, Museo Camillo Leone, Deposito dipinti
datazionesec. XVII prima metà; 1600 - 1649 [analisi stilistica]
ambito culturaleambito piemontese(analisi stilistica)
materia tecnicatela/ pittura a oliolegno/ intaglio/ pittura
misurealt. 176, largh. 117,
condizione giuridicaproprietà Stato, Istituto di Belle Arti di Vercelli
dati analiticiLa scena si compone del gruppo della Madonna, due angeli, S. Giuseppe, posti a semicerchio, in adorazione del Bambino nella mangiatoia. In primo piano a sinistra, oggi poco leggibile, il bue. In alto due angioletti alati reggono un cartiglio. Lo sfondo è costituito da una quinta scura, aperta a destra su un paesaggio con gregge. Cornice in legno dipinto di color giallo scuro.Soggetti sacri. Personaggi: Madonna; S. Giuseppe; Gesù Bambino. Figure: Angeli. Abbigliamento. Paesaggi. Animali: bue; gregge.
notizie storico-criticheMi sembra che la tela si possa identificare con quella descritta dal Leone nell'elenco dei dipinti da lui acquistati nel 1887 dall'Amministrazione dell'Opera Pia S. Luigi: "Altro dipinto ad olio su tela munito di cornice lavorata e coperta di vernice in colore giallo-scuro rappresentante un'Adorazione. Si compone di numero sette figure compreso il Bambino. Nello sfondo campagna con gregge e misura in altezza metri 1 e centimetri 90 e in larghezza metri 1 e centimetri 20". I caratteri stilistici, anche se non sempre chiaramente leggibili sia per il mediocre stato di conservazione sia per alcuni pesanti restauri (vedi il Bambino), indirizzano a collocare il dipinto all'inizio del XVII secolo, in particolare per le fisionomie dei due angeli, intensamente espressive e umane, che ricordano da vicino certe figur di Tanzio da Varallo (cfr. G. Testori, "Manieristi piemontesi e lombardi del Seicento", Milano 1966). Il dipinto fu reintelato e gli fu sostituito il telaio probabilmente dopo l'acquisto di C. Leone. Allo stesso restauro, forse opera del pittore F. Rossaro, risalgono anche le molte ridipinture.
bibliografiaTestori G.( 1966)
definizionedipinto
regionePiemonte
provinciaVercelli
comuneVercelli
indirizzovia G. Verdi, 30
ente schedatoreS67
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Rosso A. M.; Funzionario responsabile: Astrua P.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Bombino S. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Bombino S. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1986
anno modifica2006
latitudine45.326892
longitudine8.422343

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