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bene culturale | scultura, opera isolata |
soggetto | Agnese di Savoia contessa di Ginevra |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 01 00036324 |
localizzazione | Italia, Piemonte, TO, AglièNR (recupero pregresso) |
contenitore | castello, museo, Castello Ducale, NR (recupero pregresso), Primo piano nobile, Appartamento Reale, Sala di pittura: parete sinistra |
datazione | sec. XIX secondo quarto; 1836 (post) - 1843 (ante) [documentazione; bibliografia] |
autore | Cacciatori Benedetto (1794/ 1871), |
materia tecnica | terracotta/ rilievo |
misure | alt. 25, largh. 72, prof. 26, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | La figura riposa con le spalle e il capo soretto da due cuscini. Le mani incrociate in vita tengono una croce.Personaggi: Agnese di Savoia contessa di Ginevra. |
notizie storico-critiche | Il bozzetto raffigurante Agnese di Savoia contessa di Ginevra, figlia di Amedeo V e sposa di Guglielmo III conte di Ginevra, sebbene si attenga ai modelli di scultura funeraria diffusi dalle incisioni del Guichenon, è stato eseguito di "fantasia", <> (D. Pescarmona, Benedetto Cacciatori, in Cultura figurativa e architettonica negli Stati del Re di Sardegna/ 1773-1861, catalogo della mostra a cura di E. Castelnuovo e M. Rosci, Torino 1980, v. II, pp. 569-570, scheda n. 602; M. G. Vertova, Benedetto Cacciatori e la committenza Savoia, tesi di laurea in Lettere Moderne, Facoltà di Lettere e Filosofia, Università di Pavia, 1994-1995). E' realizzato in terracotta, così come molti bozzetti approntati durante la seconda fase di impegno ad Altacomba, dopo la vincita del concorso di commissione delle nuove sepolture nel 1826. Il monumento sepolcrale in marmo relativo alla prova in esame, eretto nella navata minore sud, è elencato tra le tombe già previste ma ancora da erigere da J. L. Cot, Notice sur la Royale Abbaye d'Hautecombe, Chambéry 1836, p. 45 (cfr. anche L. Cibrario, Storia e descrizione della R Badia di Altacomba, Torino 1843, pp. 96-97 e 99 e 1844, tavv. XX, XXIII, XXXVI 9 e XXXVII 10). L'opera proviene dalle originarie collezioni dei Duchi di Genova ma è riconoscibile negli inventari del castello solo a partire dal 1964, quando è registrata al numero 2685 al secondo piano nobile, nella Galleria degli Uccelli: <>. E' stata restaurata nel 1980, in occasione della mostra Cultura figurativa e architettonica negli Stati del Re di Sardegna/ 1773-1861. |
bibliografia | Cot J.L.( 1836)p. 45; Cibrario L.( 1843)pp. 96-97 e 99; Cibrario L.( 1844); Castelnuovo E./ Rosci M.( 1980)v. II, p. 570 n. 602; Vertova M.G.( 1995); Biancolini D./ Gabrielli E.( 2001)pp. 82, 103 nota 491 |
definizione | scultura |
regione | Piemonte |
provincia | Torino |
comune | Agliè |
indirizzo | NR (recupero pregresso) |
ente schedatore | S67 |
ente competente | S67 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Assandria V.; Funzionario responsabile: Ragusa E.; Trascrizione per informatizzazione: Manchinu P. (2002); Aggiornamento-revisione: Manchinu P. (2002), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Rocco A. (2006), Referente |
anno creazione | 1990 |
anno modifica | 2002; 2006 |
latitudine | 45.366166 |
longitudine | 7.775800 |