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bene culturale | dipinto, opera isolata |
soggetto | ALBERO GENEALOGICO DELLA FAMIGLIA MANSI |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00055555 |
localizzazione | Italia, Toscana, LU, Luccavia Galli Tassi |
contenitore | palazzo, Palazzo Mansi, via Galli Tassi, Museo Nazionale di Palazzo Mansi, primo piano, Sala con Allegoria di Minerva |
datazione | sec. XVIII ; 1780 (ca.) - 1780 (ca.) [documentazione] |
autore | Pacini Giovanni Antonio (notizie 1772-1780), Santini Bernardino (1735/ notizie fino al 1780), |
materia tecnica | tela/ pittura a olio |
misure | alt. 202, largh. 140, |
condizione giuridica | proprietà Stato, SBAPPSAE Lucca e Massa Carrara |
dati analitici | NR (recupero pregresso)Personaggi: Gerardo Mansi; membri della famiglia Mansi. Allegorie-simboli: albero genealogico. Araldica: Mansi (sei palle rosse su fondo azzurro).STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: arme, Qualificazione: gentilizia, Identificazione: Mansi, Posizione: in basso al centro, Descrizione : sei palle rosse su fondo azzurro, |
notizie storico-critiche | L'albero genealogico, piantato in un terreno terminante sullo sfondo in basse colline, accoglie quasi duecento piccoli ritratti a mezzo busto di personaggi della famiglia Mansi, ciascuno col cartiglio indicante il nome, vestiti con gli attributi relativi agli uffici ricoperti: insegne episcopali, berretti clericali, bastoni del consolato, giubbe degli anziani, divise dei cavalieri. Tra le figure effigiate è possibile riconoscere in alto a destra l'arcivescovo Giovan Domenico, eletto nel 1765 e rappresentato con diretta derivazione dal celebre ritratto del Batoni, ora conservato nel Museo Nazionale di Palazzo Mansi. La tela, attribuita nella scheda ministeriale redatta dal Ciardi e dal Paoli nel 1977, ad ignoto toscano e datata al 1642, veniva menzionata dal Borelli e dalla Giusti nella monografia su Palazzo Mansi del 1993 con l'esatto riferimento a Giovanni Antonio Pacini e Bernardino Santini, desunto da referti documentari (Borella-Giusti Maccari 1993, p. 130 e p. 184, nota 8). Infatti tra le carte Mansi depositate presso l'Archivio di Stato di Lucca si conserva la notizia del pagamento ai due pittori risalente al 1780 da parte di Luigi Mansi (Lucca, Archivio di Stato, Mansi 55, cc. 48 e 49). Il dipinto dovette essere iniziato dal Pacini, modesta personalità attiva prevalentemente come restauratore, sotto la direzione del Canonico Bernardino Baroni, e portato a termine dal Santini, pittore nativo di Castiglione Garfagnana, formatosi presso Federico Brugieri e poi a Bologna con Ercole Graziani. |
altre attribuzioni | ambito toscano |
committenza | Mansi Luigi (1780 ca.) |
bibliografia | Borella G./ Giusti Maccari P.( 1993)p. 130, 184, nota 8 e 257; Borella G./ Giusti Maccari P.( 1995)p. 56 |
definizione | dipinto |
regione | Toscana |
provincia | Lucca |
comune | Lucca |
indirizzo | via Galli Tassi |
ente schedatore | S39 |
ente competente | S39 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Ciardi R. P.Compilatore scheda: Paoli M.; Funzionario responsabile: Caleca A.; Trascrizione per informatizzazione: Guarraccino M. (1998); Aggiornamento-revisione: Guarraccino M. (1998), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); B |
anno creazione | 1977 |
anno modifica | 1998; 2002; 2006 |
latitudine | 43.842214 |
longitudine | 10.505064 |