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Opera d'arte Alessandro Magno grazia la famiglia di Dario di Bonaccorsi Pietro detto Perin del Vaga (1501/ 1547), Pellegrini Pellegrino detto Pellegrino Tibaldi (1527/ 1596), a Roma

L'opera d'arte Alessandro Magno grazia la famiglia di Dario di Bonaccorsi Pietro detto Perin del Vaga (1501/ 1547), Pellegrini Pellegrino detto Pellegrino Tibaldi (1527/ 1596), - codice 12 00186300 - 79 di Bonaccorsi Pietro detto Perin del Vaga (1501/ 1547), Pellegrini Pellegrino detto Pellegrino Tibaldi (1527/ 1596), si trova nel comune di Roma, capoluogo dell'omonima provincia sita in castello, Castel Sant'Angelo, Lungotevere Castello, 50, sala Paolina
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto murale, elemento d'insieme, parete est, a destra
soggettoAlessandro Magno grazia la famiglia di Dario
tipo schedaOA_2.00
codice univoco12 00186300 - 79
localizzazioneRm, RomaLungotevere Castello, 50
contenitorecastello, Castel Sant'Angelo, Lungotevere Castello, 50, sala Paolina
datazionesec. XVI ; 1545 - 1547 [bibliografia; documentazione]
autoreBonaccorsi Pietro detto Perin del Vaga (1501/ 1547), Pellegrini Pellegrino detto Pellegrino Tibaldi (1527/ 1596),
materia tecnicaintonaco/ pittura a fresco
misureUNR
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiin una cornice rettangolare è rappresentato Alessandro, in veste di guerriero, che regge un bambino, al centro una donna (Sisygambi ?) che cinge le sue ginocchia; in alto cartella monocroma con tritoni, in basso testa leonina, lateralmente festoni di frutta policromi.Personaggi: Alessandro Magno. Figure femminili. Figure maschili: figlio di Dario. Decorazioni: festoni di frutta; testa leonina; tritoni. Guerrieri: soldati.
notizie storico-critichel''episodio è ricavato dalla narrazione di Curzio Rufo e secondo Harprath (1978) l'episodio ricorda come sia necessaria, anche ai potenti, la virtù della clemenza e allude alla grazia concessa a Perugia, che si era ribellata all'imposizione della tassa sul sale all'inizio del 1540; questa scena è illustrata anche nell'Anticamera del Concilio a Caprarola. La critica attribuisce l'esecuzione dei monocromi, nella parete nord , con gli episodi di Alessandro, al giovanissimo Tibaldi, che fu uno dei più attivi collaboratori di Perino, nella decorazione della sala; anche se non esiste un disegno suo il Tibaldi potrebbe aver avuto, anche in fase di ideazione una parte di un certo rilievo per l'impostazione della scena (Ghidoli, 1984). Un disegno della Kunsbibliothek di Berlino n. 3403: S. Jacob, 1975, n. 57, presenta, oltre alla scena di Alessandro con la famiglia di Dario, anche il medaglione superiore, corrispondente all'affresco e, i geni reggi-cornice alla base del riquadro, che sono diversi da quelli affrescati. Si conoscono dell'affresco i seguenti disegni:-Berlino, Kunstibibliothek n. 3402-Firenze, Uffizi n. 1287S-Amsterdam, Rijksmuseum n. A 2161 (come Tibaldi)-Berlino, Kunstibibliothek n. 3403
committenzaPaolo III Farnese (1544)
definizionedipinto murale
regioneLazio
provinciaRoma
comuneRoma
indirizzoLungotevere Castello, 50
rapportoRAPPORTO OPERA FINALE/ORIGINALE: Stadio opera: copia, Opera finale/originale:matita, Autore opera finale/originale: Pellegrini Pellegrino detto Pellegrino Tibaldi, Data opera finale/originale: , Collocazione opera finale/originale: Paesi Bassi/ Amsterdam/
ente schedatoreS50
ente competenteS50
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Carocci C.; Funzionario responsabile: Iusco S.; Trascrizione per informatizzazione: Aloisi P. (2011); Aggiornamento-revisione: Aloisi P. (2011);
anno creazione1979
anno modifica2011
latitudine41.902758
longitudine12.468113

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