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Opera d'arte Alessandro Magno pone in salvo gli scritti di Omero di Bonaccorsi Pietro detto Perin del Vaga (1501/ 1547), Castello Giovanni Battista (1547 ca./ 1639), a Roma

L'opera d'arte Alessandro Magno pone in salvo gli scritti di Omero di Bonaccorsi Pietro detto Perin del Vaga (1501/ 1547), Castello Giovanni Battista (1547 ca./ 1639), - codice 12 00186300 - 77 di Bonaccorsi Pietro detto Perin del Vaga (1501/ 1547), Castello Giovanni Battista (1547 ca./ 1639), si trova nel comune di Roma, capoluogo dell'omonima provincia sita in castello, Castel Sant'Angelo, Lungotevere Castello, 50, sala Paolina
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto murale, elemento d'insieme, parete est, a sinistra
soggettoAlessandro Magno pone in salvo gli scritti di Omero
tipo schedaOA_2.00
codice univoco12 00186300 - 77
localizzazioneRM, RomaLungotevere Castello, 50
contenitorecastello, Castel Sant'Angelo, Lungotevere Castello, 50, sala Paolina
datazionesec. XVI ; 1545 - 1547 [bibliografia]
autoreBonaccorsi Pietro detto Perin del Vaga (1501/ 1547), Castello Giovanni Battista (1547 ca./ 1639),
materia tecnicaintonaco/ pittura a fresco
misureUNR
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiin una cornice rettangolare è rappresentatato Alessandro, in veste di guerriero, che osserva lo scrigno contenente il volume delle opere di Omero, in alto cartella monocroma con tritoni, in basso testa leonina, lateralmente festoni di frutta policromiPersonaggi: Alessandro Magno. Decorazioni: festoni di frutta; testa leonina; tritoni. Guerrieri: soldato. Oggetti: scrigno; volume delle opere di Omero.
notizie storico-critichele storie di Alessandro furono tutte progettate da Perino ed eseguite dallo Zaga quelle della parete ovest e dal Tibaldi quelle della parete est, ma per questa scena è stata progettata l'ipotesi di un intervento di G. B. Castello (Calì, 1980, p. 174) dai modi meno turgidi, che rammenta le opere genovesi dell'artista; lo Zaga eseguì con maggiore fedeltà, rispetto agli altri, il progetto di Perino. Il Vasari (V, pp. 366-367) dice che Perino fornì, ai suoi aiuti, cartoni del tutto finiti e che, ritoccò poi lui stesso a secco. Secondo Harprath (1978) l'episodio alluderebbe all'amore di Alessandro Farnese per la cultura umanistiica, specialmente per Omero infatti Paolo III ordinò, allo stampatore Antonio Blado, l'edizione dei Commentari di Omero, di Eustazio, pubblicati a partire dal 1542. Per questo episodio si conoscono i seguenti disegni, copie dell'affresco: Haarlem, Teylòers Museum n. AX/ 32; Firenze, Uffizi n. 482 F; Princeton, Art Museum n. 50-19; Berlino, Kunstbibliothek, n. 3401; Vienna, Albertina n. 413. Nel disegno preparatorio di Perino, a penna e inchiostro acquerellato in grigio, nell'angolo inferiore destro è scritto: "P.D.V.".
committenzaPaolo III Franese (1544)
definizionedipinto murale
regioneLazio
provinciaRoma
comuneRoma
indirizzoLungotevere Castello, 50
rapportoRAPPORTO OPERA FINALE/ORIGINALE: Stadio opera: bozzetto, Opera finale/originale:matita, Soggetto opera finale/originale: Alessandro Magno, Autore opera finale/originale: Bonaccorsi Pietro detto Perin del Vaga, Data opera finale/originale: , Collocazione o
ente schedatoreS50
ente competenteS50
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Carocci C.; Funzionario responsabile: Iusco S.; Trascrizione per informatizzazione: Aloisi P. (2011); Aggiornamento-revisione: Aloisi P. (2011);
anno creazione1979
anno modifica2011
latitudine41.902758
longitudine12.468113

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