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Opera d'arte allegoria del sacrificio del soldato per la Patria di Dazzi Arturo (1881/ 1966), a Roma

L'opera d'arte allegoria del sacrificio del soldato per la Patria di Dazzi Arturo (1881/ 1966), - codice 12 01253332 di Dazzi Arturo (1881/ 1966), si trova nel comune di Roma, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, Ferrovie dello Stato Italiane, Piazza della Croce Rossa, 1, giardino
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bene culturalemonumento ai caduti, ad obelisco, Monumento ai caduti della prima guerra mondiale
soggettoallegoria del sacrificio del soldato per la Patria
tipo schedaOA_3.00
codice univoco12 01253332
localizzazioneITALIA, Lazio, RM, RomaPiazza della Croce Rossa, 1
contenitorepalazzo, Ferrovie dello Stato Italiane, Piazza della Croce Rossa, 1, giardino
datazionesec. XX ; 1923/06/24 - 1923/06/24 [iscrizione; bibliografia]
autoreDazzi Arturo (1881/ 1966),
materia tecnicabronzo/ fusionetravertino/ incisione
misureUNR
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Ferrovie dello Stato Italiane
dati analiticisu un alto basamento in travertino inciso con i 1.195 nomi del personale del deposito caduti nella grande guerra, è collocata la statua bronzea raffigurante un soldato nudo nell'atto di lanciare una bomba; più in basso, su un piedistallo, un ferroviere tiene con la mano destra una lanterna, con la sinistra una tromba; sul plinto, fregio con aquila, ruota, tre gladi ed una catena; davanti, sui gradini, è posta una corona d'alloro in bronzo. Sul lato sinistro, una targa in bronzo con il simbolo delle Ferrovie, ramo di ulivo, fascio littorio e due scudi crociatiFigure: soldati. Armi: bomba. Oggetti: lanterna. Strumenti musicali: tromba. Allegorie-Simboli: aquila; gladi; catena; ramo di ulivo; fascio littorio; corona di alloro.STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: stemma, Qualificazione: civile, Identificazione: Ferrovie dello Stato, Quantità: 1, Posizione: lato sinistro, sulla targa, Descrizione : ruota alata su binario, ; STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: simbolo, Qualificazione: civile, Identificazione: movimento fascista, Quantità: 1, Posizione: sulla targa, Descrizione : fascio littorio,
notizie storico-criticheIl monumento fu inaugurato il 24 giugno 1923, alla presenza del re Vittorio Emanuele III e delle più alte cariche dello Stato. L'idea di onorare degnamente la memoria dei ferrovieri dello Stato caduti in guerra nacque nel gennaio 1916 fra alcuni impiegati della Direzione Generale FS e fu accolta con favore dal Direttore Generale delle FS, ing. Carlo Crova. Il 15 gennaio del 1916 si costituì il Comitato esecutivo per le onoranze ai ferrovieri dello Stato caduti per la Patria, di cui fu acclamato Presidente lo stesso Crova. Il Comitato decise di realizzare un monumento ai caduti nella sede di Villa Patrizi e di pubblicare un Albo d'onore dei ferrovieri caduti in guerra. Dal Ministro della Guerra si ottenne la concessione gratuita del bronzo raccolto sui campi di battaglia necessario alla fusione delle parti scultoree del monumento. Il 22 dicembre del 1919 fu bandito un concorso nazionale. Il desiderio dell'Amministrazione di custodire in sede propria il ricordo sacro dei caduti fece scartare l'ipotesi di collocare il monumento all'esterno del recinto di Villa Patrizi. Il Comitato, assistito da esperti, individuò così una soluzione armonica per la sistemazione del recinto e dei circostanti accessi al palazzo che diede una adeguata cornice alla collocazione del monumento. All'esecuzione del monumento fu assegnata la somma di 250 mila lire. Il concorso si chiuse il 1 luglio 1920 e le opere furono giudicate da una giuria, presieduta dal Sottosegretario alle antichità e belle arti, composta dagli scultori Giovanni Prini e Domenico Trentacoste e dall'architetto Marcello Piacentini. Risultò vincitore lo scultore Arturo Dazzi con il quale fu stipulato il contratto nel settembre del 1920. Il 24 maggio 1927 fu aggiunta la targa bronzea. Villa Patrizi, è sede delle Ferrovie dello Stato e del Ministero delle Infrastrutture, i nomi dei caduti incisi non sono leggibili a causa delle numerose ossidazioni provenienti dalla scultura bronzea e depositate sul basamento marmoreo. E' stato possibile riportare i nomi, nel campo iscrizione, consultando l'Albo d'onore dei Ferrovieri dello stato caduti per la patria, dove oltre l'elenco dei nomi sono riportate anche alcune foto dei caduti. Cfr.: Albo d'onore dei Ferrovieri dello stato caduti per la patria, MCMXV - MCMXVIII, 1923 - Roma, Accomandita Editori Alfieri & Lacroix; La Memoria perduta, I monumenti ai caduti della Grande Guerra a Roma e nel Lazio, a cura di Vittorio Vidotto, Bruno Tobia, Catherina Brice- Argos 1998 pp. 88-89; http://www.fondazionefs.it/ffs/La-nostra-storia/Approfondimenti/Un-monumento-per-ricordare-i-ferrovieri-caduti-nella-Prima-guerra-mondiale.
georeferenziazionelocalizzazione fisica: x: 12.503735784; y: 41.908582128; metodo di georeferenziazione: punto esatto; tecnica di georeferenziazione: rilievo da foto aerea senza sopralluogo; base di riferimento: ICCD1004366_OI.ORTOI; 24-3-2015; (2799862) -ORTOFOTO 2006- (h
definizionemonumento ai caduti, ad obelisco
denominazioneMonumento ai caduti della prima guerra mondiale
regioneLazio
provinciaRoma
comuneRoma
indirizzoPiazza della Croce Rossa, 1
ente schedatoreS170
ente competenteS170
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Aloisi, Patrizia; ; Funzionario responsabile: Referente scientifico: Ferroni, AngeloPetrocchi, Stefano
anno creazione2014
latitudine41.908582
longitudine12.503736

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