dati analitici | Il monumento, parte del Ponte della Vittoria, si eleva su un basamento rettangolare posto nell’angolo sudest del ponte stesso. Accoglie sul suo lato interno il bollettino della Vittoria, inciso su una lastra di marmo applicata con quattro borchie metalliche. Sulla sommità, invece, ospita un gruppo equestre: un soldato, rappresentato come un condottiero, arresta la massa dei soldati, simbolicamente rappresentati da un cavallo, e vede librarsi nuda la Vittoria armata.PERSONAGGI: SOLDATO. PERSONIFICAZIONI: VITTORIA. ATTRIBUTI: (VITTORIA) PUGNALE. ANIMALE: CAVALLO. |
notizie storico-critiche | Nel febbraio 1935 il Comune di Verona bandì un concorso nazionale per la realizzazione dei quattro gruppi equestri destinati a ornare il Ponte della Vittoria, opera dell’architetto Ettore Fagiuoli. Il 17 luglio 1936 si proclamò unico vincitore Mario Salazzari, a cui spettavano i due gruppi da collocare alla destra dell’Adige, mentre per gli altri due si bandì un concorso di secondo grado vinto da Angelo Biancini. L'intero ponte venne inaugurato nel gennaio 1941, ma i bombardamenti lo misero subito in pericolo, rendendo necessaria la rimozione delle quattro sculture: nell’ottobre 1944 vennero smontate e messe al sicuro negli arcovoli dell’Arena, infine le si portarono presso la fonderia Guastini, dove venne trafugato uno dei condottieri opera di Salazzari. Nel frattempo il ponte venne fatto saltare in aria dai tedeschi in ritirata e soltanto nel maggio 1955 lo si inaugurò ricostruito, dopo aspre polemiche sorte a favore o contro la ricollocazione dei gruppi scultorei. Cfr. L’appello dei combattenti per il Ponte della Vittoria, in «L’Arena», 26 luglio 1923; Per il monumento ai caduti. La riunione ieri sera, in «L’Arena», 18 gennaio 1924; Filippini V., Le statue del Ponte della Vittoria. Il veronese Pietro Salazzari prescelto dai commissari giudici del concorso. Gli scultori Biancini, Drei, Fioroni e Saponari chiamati a cimentarsi in un concorso di secondo grado, in «L’Arena», 17 luglio 1936, p. 4; Una lettera del Sindaco. Niente statue sul ponte della Vittoria, in «L’Arena», 26 agosto 1953, p. 5; Nessun valido argomento si oppone al ripristino monumentale del Ponte della Vittoria, in «L’Arena», 13 settembre 1953, p. 4; Il ricollocamento delle statue sul Ponte della Vittoria rinviato all’esame di una commissione di “esperti”, in «L’Arena», 23 settembre 1953, pp. 5-6; Si inaugura il Ponte della Vittoria nel nome dei Caduti in guerra, in «L’Arena», 24 maggio 1955, p. 4; Lenotti T., Porte e Ponti di Verona, Edizioni di Vita Veronese, Verona 1955, pp. 75-76; Tommasoli A., Lapidi e iscrizioni nelle vie di Verona: con appendice di quelle scomparse, Edizioni di Vita veronese, Verona 1957, pp. 43-45; AA. VV., Mario Salazzari. Una vita per l’arte e la libertà, Comune di Sommacampagna, Sommacampagna 1993, pp. 7, 11-12, 24; Cortenova G., Scultori a Verona 1900-2000, Electa, Milano 2001, pp. 171, 183; Bertoni C./ Azzolini P./ Trevisan G./ Chignola T./ Saletti C., I Cento Anni di Mario Salazzari, in «Bollettino società letteraria», 2005, pp. 13, 15, 23-24, 36-40, 72-75; Trevisan G., Memorie della Grande Guerra. I monumenti ai Caduti di Verona e provincia, Cierre, Sommacampagna 2005, pp. 54, 57, 60, 77, 94. |