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Opera d'arte allegoria della estate di Guidobono Bartolomeo detto Prete Savonese (1654/ 1709), a Genova

L'opera d'arte allegoria della estate di Guidobono Bartolomeo detto Prete Savonese (1654/ 1709), - codice 07 00034091 di Guidobono Bartolomeo detto Prete Savonese (1654/ 1709), si trova nel comune di Genova, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, Palazzo Reale, Via Balbi, 10, Museo di Palazzo Reale, Sala del Guidobono (o del Narciso).
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto, pendant
soggettoallegoria della estate
tipo schedaOA_3.00
codice univoco07 00034091
localizzazioneItalia, Liguria, GE, GenovaVia Balbi, 10
contenitorepalazzo, Palazzo Reale, Via Balbi, 10, Museo di Palazzo Reale, Sala del Guidobono (o del Narciso).
datazionesec. XVII fine; 1690 (post) - 1699 (ante) [bibliografia]
autoreGuidobono Bartolomeo detto Prete Savonese (1654/ 1709),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurecm., alt. 180, largh. 112,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiNR (recupero pregresso)Allegorie-simboli: (estate) donna. Abbigliamento: (estate) veste chiara; manto ocra; nastro rosso che cinge la nuca. Attributi: (estate) spighe di grano maturo; intreccio di margherite gialle e arancioni. Figure maschili: due teste di giovinetti biondi; putto. Fiori: margherite. Piante: spighe di grano; rami di quercia. Frutti: pesche; cocomero verde; pomi dorati.
notizie storico-criticheNon è da scartare l'ipotesi che questa tela, come la vicina "Allegoria dell'Autunno", abbia fatto parte di una serie di quattro tele con le allegorie delle stagioni. Queste due supertiti, presenti alla mostra di Palazzo Pitti nel 1922, "riuniscono in una fusione stilisticamente perfetta la figura e la natura morta. Il gusto per questo genere di pittura derivò al Guidobono dai pittori fiamminghi operanti in Liguria, o qui rappresentati, come Giovanni Rosa e Francesco Snyders. Ma gli effetti raggiunti dal Prete di Savona superarono per morbidità di impasto, per dolcezza di luce, per armonia di colore le opere fiamminghe, le quali invece si impongono per la analitica resa veristica" (Morassi A. 1947). Scrive E. Gavazza (in Pittura a Genova, 1971): "...per il Guidobono la ricchezza è nella narrazione del mito e della vicenda, ma soprattutto nel tentativo, quasi al limite, di salvare la materia come tale".Del dipinto esiste un'altra scheda alla quale si rimanda anche per le fotografie (revisione Olcese C. 1985).
bibliografiaMorassi A.( 1947)p. 113, n. 154; Castelnovi G. V.( 1956)p. 243; Torriti P.( 1963)pp. 60-62, 91, nota 34; Pittura a Genova e in Liguria( 1971)V. II, pp. 251-252; Rotondi Terminiello G.( 1976)p. 27
definizionedipinto
regioneLiguria
provinciaGenova
comuneGenova
indirizzoVia Balbi, 10
ente schedatoreS21
ente competenteS21
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Giardelli P.; Funzionario responsabile: Rotondi Terminiello G.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Lavaggi A. (2006); Aggiornamento-revisione: Olcese C. (1985), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Lavaggi
anno creazione1981
anno modifica1985; 2006
latitudine44.415259
longitudine8.925664

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