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Opera d'arte allegoria della Fama di Castello Valerio (1624/ 1659), Sighizzi Giovanni Andrea (1613/ post 1684), a Genova

L'opera d'arte allegoria della Fama di Castello Valerio (1624/ 1659), Sighizzi Giovanni Andrea (1613/ post 1684), - codice 07 00034809 - 1 di Castello Valerio (1624/ 1659), Sighizzi Giovanni Andrea (1613/ post 1684), si trova nel comune di Genova, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, Palazzo Reale, via Balbi, 10, Appartamento Duca di Genova, soffitto
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bene culturaledipinto, elemento d'insieme, al centro
soggettoallegoria della Fama
tipo schedaOA_3.00
codice univoco07 00034809 - 1
localizzazioneItalia, Liguria, GE, Genovavia Balbi, 10
contenitorepalazzo, Palazzo Reale, via Balbi, 10, Appartamento Duca di Genova, soffitto
datazionesec. XVII metà; 1655 - 1655 [bibliografia]
autoreCastello Valerio (1624/ 1659), Sighizzi Giovanni Andrea (1613/ post 1684),
materia tecnicaintonaco/ pittura a fresco
misurelargh. 775, lungh. 535,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiNR (recupero pregresso)Allegorie-simboli: Fama. Attributi: (Fama) tromba. Paesaggi: cielo; arcobaleno con alcuni segni zodiacali; nubi.
notizie storico-criticheGli affreschi sono ricordati come opera di Valerio Castello a partire daI Soprani (1674); tale attribuzione viene confermata da tutte le fonti successive, che riferiscono anche della collaborazione di Giovanni Maria Mariani per le quadrature e del restauro effettuato nel XVIII secolo da Giovanni Agostino Ratti. La datazione, collocata tradizionalmente in una fase tarda dell'attività del Castello, è stata discussa e precisata in tempi recenti. Dopo lo studio di G. De Angelis D'Ossat (1935), che per primo si è posto il problema del rapporto fra la decorazione dell'ala ovest del palazzo e il resto della costruzione, il Manzitti (1972) ha ipotizzato che gli affreschi siano stati eseguiti prima di quelli di Palazzo Balbi Senarega (rovesciando la tradizionalmente accettata antecedenza di questi ultimi) a ha proposto una collocazione intorno al 1656. In occasione del restauro compiuto negli anni 1970/71l'approfondimento degli studi e il contributo di alcuni documenti d'archivio ha consentito alla Terminiello (1978) di datare gli affreschi al 1655. Gli stessi documenti provano la collaborazione di Andrea Sighizzi per le parti di quadratura (cfr. Gavazza, 1974) Successivi all'esecuzione degli affreschi furono l'ingrandimento delle porte verso la camera da letto (1682-85), il ritocco del Ratti e l'inserimento del cornicione nel XVIII secolo e infine, nel XIX, l'aggiunta del caminetto e della finta veduta prospettiva verso via Balbi. L'individuazione delle quattro figure allegoriche è stata effettuata basandosi sul testo del Ripa (1674).
altre attribuzioniMariani Giovanni Maria
bibliografiaRipa C.( 1674); Soprani R./ Ratti C. G.( 1674)pp. 233-234; Ratti C. G.( 1766)p. 185; Soprani R./ Ratti C. G.( 1768)p. 347; Soprani R./ Ratti C. G.( 1780)v. I p. 208; Alizeri F.( 1847)v. II p. 143; Alizeri F.( 1875)p. 441; De Angelis D'Ossat( 1935)pp. 587-
definizionedipinto
regioneLiguria
provinciaGenova
comuneGenova
indirizzovia Balbi, 10
ente schedatoreS21
ente competenteS21
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Lodi L.; Funzionario responsabile: Rotondi Terminiello G.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Stellato R. (2007); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Stellato R. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1986
anno modifica2006
latitudine44.415259
longitudine8.925664

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