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bene culturale | vera da pozzo, opera isolata |
soggetto | anfora, stemma |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 05 00640558 |
localizzazione | ITALIA, Veneto, VE, Venezia |
datazione | secc. XIV-XV ; 1300 (post) - 1499 (ante) [bibliografia; analisi stilistica] |
ambito culturale | produzione veneziana(contesto) |
materia tecnica | pietra d'Istriametallo |
misure | cm, alt. 94, largh. 95, |
condizione giuridica | proprietà Ente pubblico territoriale |
dati analitici | pozzo a fusto cilindrico con agli angoli quatto foglie acquatiche che terminano nella zona sommitale a doppia voluta a spirale. Una cornice quadrata (composta da abaco, toro, listello) corona la parte superiore della vera. Sulle facce della vera sono: uno scudo gotico appeso, anfora con manici biansati, un altro stemma con clipeo concavo con attacco per la cannella della fontana, anfora con manici biansati. La base del pozzo è quadrata. La bocca del pozzo è coperta da una lastra metallica.anfora, stemmaSTEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: stemma, Qualificazione: gentilizio, Identificazione: Zusto, Quantità: 1, Posizione: su un fronte, Descrizione : scudo gotico, a quattro fasce, accompagnate da dieci gigli, ; STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: stemma, Qualificazione: gentilizio, Identificazione: NR, Quantità: 1, Posizione: su un fronte, Descrizione : stemma gotico privo di arma (scalpellata), |
notizie storico-critiche | la vera da pozzo è opera d'arte dei secoli XIV-XV (pluteo gotico a capitello). Nella faccia con clipeo è probabile che un tempo fosse presente un leone marciano, simbolo della Repubblica, forse scalpellato dopo la caduta della Serenissima (''Tutte o quasi le vere pubbliche erano contraddistinte da uno a più leoni marciani, andanti o 'in moleca'. La 'damnatio memoriae' ad opera della municipalità Democratica condusse alla distruzione di tali emblemi che furono per lo più scalpellati così da non lasciarne traccia alcuna'' Rizzi, 1976). La vera è uno dei numerosi pozzi pubblici presenti nell'isola. Tuttavia è possibile che tale pozzo fosse in origine di proprietà privata poichè sono visibili due stemmi familiari su altrettante facce (la critica d’arte attribuisce alla famiglia Zusto i due scudi). Riguardo ai pozzi veneziani le prime genti, venute a vivere nelle isole lagunari, recuperavano l'acqua dalle falde freatiche superficiali; con il successivo spostamento della sede governativa nell'isola realtina, nel IX secolo, si intensificò il bisogno di reperire acqua potabile. La questione fu risolta con i pozzi, che venivano a ricreare falde freatiche artificiali. Questi erano delle strutture complesse che fungevano sia da filtro, per la depurazione della pioggia, sia da cisterne. La pioggia veniva convogliata all'interno del pozzo grazie a dei tombini detti “gatoi”, filtrata da strati di sabbia e argilla per giungere sino al fondo del pozzo. Da qui veniva estratta con un secchio. Utilizzata inizialmente solo come elemento di protezione, per l'incolumità della gente e per garantire acqua pulita grazie ad un coperchio in legno o metallo, col passare del tempo la vera divenne oggetto di arredo urbano. I pozzi erano costruiti dai “pozzeri”, sottoclasse della “scuola dei mureri” (muratori), attivi dal XIII secolo. |
bibliografia | Comune di Venezia( 1905)p. 161; Rizzi A.( 1976)p. 98 n. 214; Comune di Venezia( 1910)pp. 9-20; Costantini M.( 1984); Rizzi A.( 1992)pp. 7-65, 371-373, 377, 382-383 |
definizione | vera da pozzo |
regione | Veneto |
provincia | Venezia |
comune | Venezia |
provvedimenti tutela | DLgs n. 42/2004, art.13, NR |
ente schedatore | S161 |
ente competente | S161 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Barbon, Giorgia; Funzionario responsabile: Fumo, Grazia |
anno creazione | 2013 |