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Opera d'arte Angelo annunciante; Madonna annunciata; Esaù abbraccia Giacobbe; Erode interroga il sinedrio; tavolo con strumenti da lavoro di Zambelli Damiano detto Fra' Damiano da Bergamo (1490 ca./ 1549), a Bologna

L'opera d'arte Angelo annunciante; Madonna annunciata; Esaù abbraccia Giacobbe; Erode interroga il sinedrio; tavolo con strumenti da lavoro di Zambelli Damiano detto Fra' Damiano da Bergamo (1490 ca./ 1549), - codice 08 00025142 di Zambelli Damiano detto Fra' Damiano da Bergamo (1490 ca./ 1549), si trova nel comune di Bologna, capoluogo dell'omonima provincia sita in chiesa, basilica, Chiesa di S. Domenico, Convento di S. Domenico, p.zza S. Domenico, 13, accesso alla sagrestia
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaleporta, a due battenti
soggettoAngelo annunciante; Madonna annunciata; Esaù abbraccia Giacobbe; Erode interroga il sinedrio; tavolo con strumenti da lavoro
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00025142
localizzazioneItalia, Emilia Romagna, BO, Bolognap.zza S. Domenico, 13
contenitorechiesa, basilica, Chiesa di S. Domenico, Convento di S. Domenico, p.zza S. Domenico, 13, accesso alla sagrestia
datazionesec. XVI ; 1538 - 1538 [data]
autoreZambelli Damiano detto Fra' Damiano da Bergamo (1490 ca./ 1549),
materia tecnicalegno di noce/ intarsio
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero dell'Interno, Fondo Edifici di Culto (F.E.C.)
dati analiticiNel lato interno della sacrestia ciascuno battente presenta tre specchi lisci rilevati; nel lato visibile dal transetto della chiesa ciascun battente presenta tre riquadri intarsiati. Battente destro: nello specchio superiore entro una grande prospettiva architettonica appare l'Angelo annunciante; nello specchio mediano in un ovale entro rettangolo Esaù abbraccia Giacobbe; nello specchio inferiore entro un interno a riquadri e fregi geometrici compare un tavolo su doppie volute che regge un poliedro, una squadra ed altri strumenti da lavoro. Battente sinistro: nello specchio superiore sullo sfondo di un ricco edificio con loggiato è inginocchita la Vergine annunciata; nello specchio mediano in un ovale entro rettangolo Erode chiede ai sacerdoti e agli scribi dove deve nascere Cristo; nello specchio inferiore entro un interno a riquadri e specchi geometrici compare un tavolo su doppie volute che regge pialla, squadra, compasso ed altri strumenti.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheSi tratta di pregevolissimo lavoro di fra Damiano da Bergamo che, documentato a Bologna presso il convento dei frati Domenicani dal 1527, eseguì per la chiesa di San Domenico il dossale del presbiterio (1528-1530), la spalliera della Cappella di San Domenico (1530-1535), il leggio del coro, la porta del coro (1538) e il celebre coro (1541-1551). La porta ora all'ingresso della sagrestia in origine chiudeva il "pontile" che, posto a chiusura del coro nella navata, separava la chiesa dei fedeli dalla chiesa dei frati. La porta fu spostata e adattata alla nuova sacrestia dopo la soppressione del pontile e l'ampliamento della cappella maggiore avvenuto nel 1625. Nelle tarsie è notevolissima la restituzione architettonica che discende direttamente dall'insegnamento serliano. Lo zoccolo non è pertinente.
bibliografiaAlce V.( 1950)pp. 3-23; Gnudi C.( 1957)pp. 69-70; Alce V.( 1969)pp. 141, 316-318; Alce V.( 1994)pp. 19-20
definizioneporta, a due battenti
regioneEmilia Romagna
provinciaBologna
comuneBologna
indirizzop.zza S. Domenico, 13
ente schedatoreS08
ente competenteS08
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Varignana F.; Funzionario responsabile: D'Amico R.; Trascrizione per informatizzazione: Sabbatini S. (1997); Aggiornamento-revisione: Sabbatini S. (1997), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Orsi O. (2006), Referen
anno creazione1984
anno modifica1997; 2006
latitudine44.489800
longitudine11.343435

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