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Opera d'arte angelo con strumento della passione: lancia di Ferrata Ercole (1610/ 1686), a Roma

L'opera d'arte angelo con strumento della passione: lancia di Ferrata Ercole (1610/ 1686), - codice 12 00821839 di Ferrata Ercole (1610/ 1686), si trova nel comune di Roma, capoluogo dell'omonima provincia sita in chiesa, parrocchiale, Chiesa di S. Maria in Traspontina, Borgo S. Angelo, 15, cappella della Pietà, prima a sinistra, lato sinistro dell'altare
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bene culturalescultura
soggettoangelo con strumento della passione: lancia
tipo schedaOA_3.00
codice univoco12 00821839
localizzazioneItalia, Lazio, RM, RomaBorgo S. Angelo, 15
contenitorechiesa, parrocchiale, Chiesa di S. Maria in Traspontina, Borgo S. Angelo, 15, cappella della Pietà, prima a sinistra, lato sinistro dell'altare
datazionesec. XVIII ; 1713 - 1713 [bibliografia]
ambito culturalebottega romana(analisi stilistica)
autoreFerrata Ercole (1610/ 1686),
materia tecnicalegno/ scultura/ intaglio/ pittura
misurecm., alt. 210,
condizione giuridicaproprietà Stato, parrocchia di S. Maria in Traspontina
dati analiticiNR (recupero pregresso)Figure: angelo. Simboli della passione: lancia.
notizie storico-criticheIl Mastelloni ricorda che questo angelo e il suo pendant furono commissionati dal Padre Pietro Celsini che li pose sui piedistalli ai lati dell'altare; inoltre il Mastelloni afferma che le statue furono scolpite e dipinte ad imitazione del marmo in attesa di raggiungere la somma necessaria per poterne far eseguire due in marmo autentico. Il Catena precisa l'anno in cui furono collocati gli angeli nella cappella in seguito ai lavori di restauro in essa eseguiti: 1713. Le due sculture derivano da un ambiente ancora influenzato dalla tipologia berniniana degli angeli di Ponte S. Angelo. La scultura in esame riprende infatti la medesima posizione inarcata dell''Angelo con il cartiglio' berniniano con una gamba scoperta e leggermente flessa in avanti. Il movimento del panneggio non è così arioso e pittorico come quello berniniano e richiama maggiormente la trattazione plastica dell'Angelo con la Croce' di Ercole Ferrata. La trattazione dei capelli, lavorata in ampie ciocche ricurve, è simile a quella del S. Matteo di Camillo Rusconi in S. Giovanni in Laterano (1713-15). Ulteriori contatti si possono stabilire con gli angeli del Mazzuoli nell'altare della II cappella a destra di S. Maria in Campitelli: L''Angelo' del Mazzuoli posto a sinistra dell'altare presenta infatti una modellazione del viso simile all''Angelo con la lancia' della Traspontina; inoltre entrambi presentano il particolare della striscia di panno posta trasversalmente al busto per sorreggere il manto. Pare quindi plausibile concludere che l'ignoto scultore romano ricerchi i modi più prossimi al Bernini anche nelle tendenze scultoree posteriori al maestro; ciò testimonia come l'artista consideri ancora normativo, ai primi del XVIII secolo, il linguaggio berniniano delle opere databili al 1670.
committenzaCelsini Pietro P.
bibliografiaMastelloni A.( 1717)p. 130; Catena C.( 1954)p. 40
definizionescultura
regioneLazio
provinciaRoma
comuneRoma
indirizzoBorgo S. Angelo, 15
ente schedatoreS50
ente competenteS50
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Gianzi S.; Funzionario responsabile: Pedrocchi A.M.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Colonna D. (2005); Aggiornamento-revisione: Mercalli M. (1981), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Colonna D. (2005
anno creazione1972
anno modifica1981; 2005
latitudine41.904993
longitudine12.460175

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