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bene culturale | dipinto, ciclo |
soggetto | animali e uccelli |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00281626 - 0 |
localizzazione | Italia, Toscana, FI, FirenzeNR (recupero pregresso) |
contenitore | palazzo, comunale, Palazzo Vecchio o della Signoria, NR (recupero pregresso), Museo di Palazzo Vecchio, mezzanino, Scrittoio del Duca Cosimo |
datazione | sec. XVI ; 1550 (ca.) - 1553 (ca.) [documentazione; analisi stilistica] |
autore | Bachiacca (1494/ 1557), |
materia tecnica | intonaco/ pittura a olio |
misure | alt. 335, lungh. 323, |
condizione giuridica | proprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Firenze |
dati analitici | Volta ribassata, imbotte finestra e porta, pareti.NR (recupero pregresso) |
notizie storico-critiche | Al mezzanino tra il primo e il secondo piano del palazzo stretto tra la torre e la parete del salone dei Dugento è un piccolissimo ambiente che si affaccia sulla piazza della Signoria giunto a noi in condizioni molto precarie: di esso non restano che pochi avanzi pittorici ad indicarci quali erano i motivi che lo decoravano. Si trattava di una decorazione di carattere prevalentemente naturalistico accostata probabilmente a episodi favolistici o legati alla vita bucolica e di caccia come ci è dato di arguire dai resti dei paesaggi nell'imbotte della porta e su una parete. I dipinti in epoca imprecisata furono ricoperti dallo scialbo e furono ritrovati intorno al 1910, dopo un lungo periodo di oblio, dal Lensi, che riconobbe nel piccolo ambiente lo "scrittoio tutto pieno d'uccelli di diverse maniere e d'erbe rare" ricordato dal Vasari come opera del Bachiacca. L'attività del pittore in Palazzo Vecchio è documentata da alcuni pagamenti compresi nel decennio fra il 1545 e il 1555, e quindi la decorazione dello Scrittoio si colloca in questo periodo, probabilmente nei primi anni '50, quando il Bachiacca forniva disegni per le spalliere della Sala delle Udienze, che presentano dei motivi naturalistici analoghi. La decorazione dell'imbotte della finestra dello Scrittoio con motivi vegetali e animali ritratti con grande perizia imitativa e con un interesse squisitamente naturalistico e quasi didattico segna un momento di primaria importanza nella storia della natura morta fiorentina. er la loro precisione didascalica e per il fatto di essere rappresentati indipendentemente da un contesto narrativo o decorativo più complesso, i fiori e gli animaliqui ritratti, alcuni dei quali si ritrovano nelle spalliere dell'Udienza, costituiscono un unicum a una data così precoce. La scelta di di questo tema va senza dubbio ricollegata alla committenza del duca Cosimo che dimostrò un profondo interesse per le scienze, per la botanica in particolare, tanto che fondò il primo Orto Botanico d'Europa, a Pisa, seguito a pochi anni di distanza da quello di Firenze. Sotto la volta ribassata decorata probabilmente un berceau con freschi motivi vegetali e vivaci uccelli erano raffigurati - quasi dei trompe l'oeil - degli episodi narrativi ambientati in ariosi e incantati paesaggi di gusto nordico come ci suggerisce lo sfondo di uno dei piccoli tondi raffigurati nell'imbotte della porta. |
committenza | De' Medici Cosimo I granduca di Toscana (1550 ca.) |
bibliografia | Lensi Orlandi G.( 1977)p. 257; Primato disegno( 1980)p. 65 |
definizione | dipinto |
regione | Toscana |
provincia | Firenze |
comune | Firenze |
indirizzo | NR (recupero pregresso) |
ente schedatore | L. 41/1986 |
ente competente | S128 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Romagnoli G.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Trascrizione per informatizzazione: Reggioli C./ Orfanello T. (1998); Aggiornamento-revisione: Reggioli C. (1998), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); Orfanello T. (1999), |
anno creazione | 1988 |
anno modifica | 1998; 1999; 2006 |
latitudine | 43.779926 |
longitudine | 11.245030 |