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bene culturale | dipinto, frammento |
soggetto | animali fantastici |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00282998 |
localizzazione | Italia, Toscana, FI, FirenzeP.zza S. Marco, 3 |
contenitore | convento, domenicano, Convento di S. Marco, Chiesa e convento di S. Marco, P.zza S. Marco, 3, Museo di S. Marco, foresteria, corridoio, quinta cella, esp. nn. 36, 38 |
datazione | secc. XIV/ XV fine/ inizio; 1390 - 1410 [bibliografia] |
ambito culturale | ambito fiorentino(analisi stilistica) |
materia tecnica | intonaco/ pittura a fresco |
misure | cm, alt. 68, largh. 49, |
condizione giuridica | detenzione Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | NR (recupero pregresso)Soggetti profani. Animali fantastici: animale mostruoso. Decorazioni: formella mistilinea. |
notizie storico-critiche | Questo frammento di decorazione parietale appartiene ad una serie di sette, uno dei quali si trova a Palazzo Davanzati. Nell'inventario del 1904 ed in quello del 1925 i frammenti vengono detti provenienti dalla case dei Pescioni, mentre tutta la bibliografia successiva li ritiene provenienti dalle case dei Teri (la provenienza del frammento a Palazzo Davanzati, non attestata, è dedotta dalle tangenze stilistiche ed iconografiche con gli altri). Il Carocci (vedi fonti manoscritte) pensa inoltre che gli episodi visibili dentro le formelle mistilinee raffigurino storie di Tristano e Isotta (ipotesi non verificabile dato il grado di deterioramento degli affreschi). La Cecchi nota inoltre come la scena delle tre dame raccolte attorno ad un albero sia vicina a quella visibile sopra una formella dipinta in un cassone recante le storie di Paride, custodito a Palazzo Davanzati e databile ai primi del XV secolo (cfr. Berti L. `Il Museo di Palazzo Davanzati a Firenze', Milano, 1971, p. 199, n. 17, tav. 49). La studiosa, sulla base della forma degli scudi e degli abiti delle dame, pensa di poter datare i frammenti negli anni tra la fine del Trecento e gli inizi del secolo successivo. La stessa Cecchi continua dicendo che lo stesso riferimento iconografico del Carocci alle storie di Tristano e Isotta non risulta in grado di offrire appigli per la definizione cronologica, poichè il `Roman de Tristan' cominciò ad essere diffuso e conosciuto soprattutto dal terzo decennio del XIII secolo. Secondo il Carocci, infine, i frammenti sarebbero nove, due quali presumibilmente sono andati perduti o non sono più identificabili (Cecchi). Per l'iconografia cfr. nove acquarelli, Archivio SBAS FI, MM7, cartella 7/4-11, n. 21; quarantasei lucidi, Archivio SBAS FI, MM7, cartella 9. |
altra localizzazione | luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze |
bibliografia | Centro Firenze( 1900)p. 85; Carocci G.( 1906)n. 116; Schiaparelli A.( 1983)II, p. 46; Bombe W.( 1911)p. 157; Donaldson Eberlein H.( 1922)p. 58; Sinibaldi G.( 1936)p. 35; Antal F.( 1960)p. 265; Museo Palazzo( 1971)p. 14; Centro Firenze( 1989)pp. 164-165, n |
definizione | dipinto |
regione | Toscana |
provincia | Firenze |
comune | Firenze |
indirizzo | P.zza S. Marco, 3 |
ente schedatore | S156 |
ente competente | S156 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Pinelli M.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Querci R. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Querci R. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1990 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 43.778115 |
longitudine | 11.258818 |