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bene culturale | dipinto, opera isolata, Pala del Collegio dei Notai |
soggetto | Annunciazione con San Luca |
tipo scheda | OA_2.00 |
codice univoco | 10 00016203 |
localizzazione | PG, PerugiaCorso Vannucci 19 - 06100 Perugia |
contenitore | palazzo, comunale, Palazzo dei Priori, Palazzo dei Priori, Corso Vannucci 19 - 06100 Perugia, Galleria Nazionale dell'Umbria, esposto sala 14 |
datazione | sec. XV metà; 1450 (ca.) - 1455 (ca.) [analisi stilistica; bibliografia] |
autore | Bonfigli Benedetto (1420 ca./ 1496), |
materia tecnica | tavola/ pittura a tempera |
misure | alt. 227, largh. 200, |
condizione giuridica | proprietà Ente pubblico non territoriale, Collegio dei Notai |
dati analitici | pala priva di cornice originaria e di predella (perduta)Soggetti sacri: annunciazione di Maria Vergine. Personaggi: Maria Vergine; San Gabriele arcangelo; San Luca. Figure: angeli; serafini. |
notizie storico-critiche | Del dipinto, entrato in Pinacoteca nel 1863 come deposito del Collegio dei Notai, non si conosce la collocazione originaria. Il Siepi ci informa che la tavola prima di essere trasferita nella chiesa di santa Maria dellAnnunziata a porta santAngelo, era stata conservata per molti anni allinterno dellantica sala del Collegio dei Notai in via Pinella, fino a quando (1599) questi si trasferirono nel palazzo dei Priori. In quelloccasione lopera del Bonfigli fu spostata nella chiesa sopracitata adiacente allOspedale del Collegio dei Notai e al suo posto fu collocata una tavola di Sinibaldo Ibi. Nel 1839 lAnnunciazione tornò alla sua sede in via Pinella, per poi passare a far parte delle collezioni comunali nel periodo postunitario. Di poco precedente a tale ingresso fu la perdita della predella, in cui erano raffigurati una Pietà, Marco e Girolamo, ancora al proprio posto nel 1822. Il riconoscimento dellautografia bonfigliesca spetta al Lanzi che alla fine del XVIII secolo vide il dipinto ancora nella chiesa dei Cappucinelli (così chiamata perché ospitava un collegio di orfani) a porta santAngelo. Successivamente solo Berenson e Grassi considerarono la tavola unopera di collaborazione tra Bonfigli e Bartolomeo Caporali. La critica più recente concorda nellattribuirla al solo Bonfigli, in un momento in cui erano ancora forti i legami con larte dellAngelico e del Gozzoli. Non tutti, invece, sono daccordo sulla originaria destinazione della tavola e sulla committenza. Infatti mentre Mancini identifica questopera con quella commissionata nel 1464 al Bonfigli da Luca di Nanni per la cappella intitolata alla Trinità nella chiesa di san Domenico a Perugia, adducendo motivi documentari ed iconografici; la Rosi anticipa di circa un decennio la data di esecuzione della tavola, cogliendo numerose analogie con la Madonna col Bambino tra san Tommaso dAquino, san Girolamo, san Francesco e san Bernardino (Galleria Nazionale dellUmbria), recentemente datata intorno al 1450-53. Sebbene il percorso artistico del Bonfigli si sia dimostrato altalenante da un punto di vista qualitativo, avendo prodotto in date tarde opere con caratteri arcaicizzanti, come nel caso dei vari gonfaloni (per i quali occorre però considerare i mandatari, luso che dellopera veniva fatto e i destinatari), tuttavia quando il pittore perugino lavorò per importanti committenti risultò aggiornato alle tendenze più innovative dellarte dellepoca. NellAnnunciazione egli sembra, infatti, fortemente influenzato dalla cultura toscana conosciuta tra la fine del quarto il sesto decennio forse a Firenze, ma certamente a Perugia (nel 1438 è documentata la presenza di Domenico Veneziano e tra il 1447-49 è datato il polittico Guidalotti dellAngelico) e dalla cultura romana, avendo egli lavorato a Roma nel 1450 al fianco dellAngelico. Limpostazione architettonica di matrice classica, le specchiature di marmi policromi ricordano senza dubbio le opere del frate domenicano, così come la luce chiara, diffusa che costruisce plasticamente lo spazio e le figure o che diventa capace di definire in senso materico i tessuti debbono certamente ricondursi alla cultura ponentina. Retaggio della formazione tardogotica appaiono, invece, altri elementi, quali il cielo dorato, gli angioletti con le vesti terminanti a nuvoletta, lo sgabello ai piedi della Vergine o le finestre della loggia elegantemente traforate. La pala dei Notai si pone così in un periodo di intensa attività del Bonfigli, di poco antecedente linizio del lavori nella cappella dei Priori. |
altra localizzazione | luogo di provenienza: PG, Perugia; luogo di provenienza: PG, Perugia; luogo di provenienza: PG, Perugia |
committenza | Collegio dei Notai (1450 ca.) |
bibliografia | Santi F.( 1985)pp.42-44 scheda 29; Toscano B.( 1987)II, p.368; Todini F.( 1989)I, p. 43; Mancini F.F.( 1992)pp.105-109; Pittura Umbria( 1984)p. 166; Bonfigli suo tempo( 1998)pp. 59, 68; Mercurelli Salari P.( 2004)p. 210 |
definizione | dipinto |
denominazione | Pala del Collegio dei Notai |
regione | Umbria |
provincia | Perugia |
comune | Perugia |
indirizzo | Corso Vannucci 19 - 06100 Perugia |
ente schedatore | S38 |
ente competente | S38 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Mercurelli Salari P.; Funzionario responsabile: Garibaldi V.; Trascrizione per informatizzazione: Mercurelli Salari P. (1996); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Sargentini C. (2006); |
anno creazione | 1996 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 43.111423 |
longitudine | 12.388740 |