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bene culturale | coperta di libro |
soggetto | Annunciazione, Santi serviti, stemmi gentilizi, emblemi dell'Ordine dei Servi di Maria |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00281842 - 0 |
localizzazione | Italia, Toscana, FI, Firenzepiazza SS. Annunziata |
contenitore | convento, servita, Convento della S.ma Annunziata, Chiesa e convento della SS. Annunziata, piazza SS. Annunziata, deposito suppellettili sacre |
datazione | sec. XV ; 1488 - 1488 [documentazione] |
autore | Antonio di Salvi (1450/ 1527), |
materia tecnica | argento/ sbalzo/ bulinatura/ cesellatura/ traforo/ niellatura/ doratura |
misure | alt. 40, largh. 29, |
condizione giuridica | proprietà Stato, possesso perpetuo Comune di Firenze |
dati analitici | Piatti ricoperti di velluto con placchette polilobate applicate. Decorazioni: palmette; foglie d'acanto; perlinature; gigli.NR (recupero pregresso) |
notizie storico-critiche | La legatura fu eseguita da Antonio di Salvi e aiuti per il "Mare Magnum", l'importante manoscritto custodito all'Annunziata. Le placchette poste sul recto e sul verso sono interessanti per la loro iconografia. Esse riportano infatti le immagini della Annunciazione (recto) e dello stemma dei Servi di Maria (verso) attorniate dai più venerati Santi dell'ordine servita. Per spiegare la complessa scelta iconografica bisogna far riferimento al movimento dell'osservanza sviluppatosi all'interno dell'ordine servita nel 1444 e rappresentato nelle placchette dalle figure di Riccadonna da Cremona e di Giacomo Filippo da Faenza. Viene inoltre evidenziato il legame con i santi che hanno dato origine all'ordine dei Servi di Maria e al convento dell'Annunziata con le immagini di Manetto, S. Filippo Benizi, S. Giuliano Falconieri. Con questa complessa iconografia è probabile si intenda suggellare la pace avvenuta nel 1487 tra i conventuali e gli osservanti dell'ordine dei Servi. Importante protagonista della rappacificazione fu Antonio Alabanti, priore generale e committente della legatura. Per questa ragione, infatti, le placchette hanno lo stemma di Alabanti e quello di De Michelis il cardinale dell'ordine, che riuscì a dirimere la questione. L'esecuzione da parte di Antonio di Salvi e della sua bottega è documentata da un pagamento del 1488 e rientra nell'intensa attività di questo artista dopo la partenza del Pollaiolo per Roma. Per Dora Liscia, comunque, la partecipazione di altri maestri è evidente soprattutto nelle parti disegnative, realizzate a niello, da attribuire a Francesco di Giovanni in parte, e ad altri maestri affiliati alla bottega di Antonio. La placchetta con l'Annunciazione non presenta elementi pollaioleschi né caratteri tipici di Antonio di Salvi, ma ha forme statiche e bloccate peculiari di Francesco di Giovanni. La straodinaria lavorazione delle formelle di Antonio di Salvi trova secondo Dora Liscia, un valido confronto con quelle del reliquario di San Girolamo (Firenze, Opera del Duomo) e del reliquario di Sant'Ignazio (Firenze, Museo Nazionale del Bargello) entrambi attribuiti ad Antonio. |
committenza | Alabanti, Antonio (1488) |
bibliografia | Tesori arte( 1987)pp. 320-323 |
definizione | coperta di libro |
regione | Toscana |
provincia | Firenze |
comune | Firenze |
indirizzo | piazza SS. Annunziata |
ente schedatore | L. 41/1986 |
ente competente | S128 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Bencini L.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Aggiornamento-revisione: Orfanello/ Romagnoli/ Rousseau (1999), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Querci R. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso) |
anno creazione | 1988 |
anno modifica | 1999; 2006 |
latitudine | 43.776699 |
longitudine | 11.260923 |