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Opera d'arte Apollo e le muse di Parodi Domenico (1672/ 1742), a Genova

L'opera d'arte Apollo e le muse di Parodi Domenico (1672/ 1742), - codice 07 00034010 di Parodi Domenico (1672/ 1742), si trova nel comune di Genova, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, Palazzo Reale, Via Balbi, 10, Museo di Palazzo Reale, Galleria degli Specchi.
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledecorazione pittorica, opera isolata
soggettoApollo e le muse
tipo schedaOA_3.00
codice univoco07 00034010
localizzazioneItalia, Liguria, GE, GenovaVia Balbi, 10
contenitorepalazzo, Palazzo Reale, Via Balbi, 10, Museo di Palazzo Reale, Galleria degli Specchi.
datazionesec. XVIII ; 1700 (post) - 1742 (ante) [bibliografia]
autoreParodi Domenico (1672/ 1742),
materia tecnicaintonaco/ pittura a fresco
misurecm., largh. 450, lungh. 550,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiNR (recupero pregresso)Personaggi: Apollo. Figure: putti alati. Animali: serpenti. Attributi: (Apollo) lira. Figure: figure maschili e femminili; un satiro; due giovinette; un personaggio maschile Armi: spada. Oggetti: serto di alloro. Strumenti musicali: siringa; fanfara.
notizie storico-criticheQuesto affresco fa parte della grande allegoria dipinta da Domenico Parodi, che con le sue figurazioni vuole mostrare come i vizi siano stati causa della rovina dei più forti imperi del mondo. La sottile allegoria di queste composizioni - per il Torriti "affrescate da Domenico Parodi in uno dei suoi momenti migliori " (Torriti P. 1963) è così spiegata dall'Alizeri (1847): "Espose da buon rettorico, ne' campi del volto che prima corrono all'occhio", un quadro de' vizi medesimi: Venere lasciva, che in mezzo alle sue Ninfe si abbaglia, Bacco sbevazzante in tripudi ed Apollo circondato dalle Muse che fa scorno al temerario Marzia col suono della lira. E scendendo agli esempi quattro ultimi monarchi delle nazioni celebri, disfatte da' lor turpi costumi. Questi simboleggiò in altrettanti ovali sulla cornice, e sott'essi significò a chiaroscuro i vizi speciali ad ognuno con ischerzi di putti. Sotto Sardanapalo ultimo re di Assiria pose la crapula e la lussuria, sotto Dario di Persia, la superbia e l'invidia, sotto Augustolo, fantasma più che erede dei Cesari la pigrizia e l'imbecillità, e finalmente sotto Tolomeo, ultimo dei Greci, l'infedeltà e la sinderesi".Ulteriori descrizioni antiche confermano l'attribuzione a Domenico Parodi (revisione Olcese C. 1985).
bibliografiaRatti C. G.( 1780)p. 207; Lanzi L.( 1834); Banchero G.( 1846)p. 6; Alizeri F.( 1847)V. II, parte I, pp. 139-141; Alizeri F.( 1875)p. 440; Torriti P.( 1963); Soldani S.( 1967)XIV, n. 87; Pittura a Genova e in Liguria( 1971); Poleggi E./ Poleggi F.( 1974)p.
definizionedecorazione pittorica
regioneLiguria
provinciaGenova
comuneGenova
indirizzoVia Balbi, 10
ente schedatoreS21
ente competenteS21
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Giardelli P.; Funzionario responsabile: Rotondi Terminiello G.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Lavaggi A. (2006); Aggiornamento-revisione: Olcese C. (1985), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Lavaggi
anno creazione1981
anno modifica1985; 2006
latitudine44.415259
longitudine8.925664

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